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Pusceddu a VN: “Ambiente ostile? Al Camp Nou era uguale, ma Bati…”

L’ex viola giocò a Barcellona nella semifinale di Coppa delle Coppe: “E’ la partita di Joaquin. Gomez? Pensi solo a segnare”

Redazione VN

“So cosa significa giocare una semifinale europea. Conosco la tensione, l'adrenalina quando si scende in campo. Coraggio Fiorentina”. È l'augurio di Vittorio Pusceddu che – a Violanews.com – parla di Siviglia-Fiorentina, tra passato (era in campo il 10 aprile 1997 a Barcellona, andata della semifinale di Coppa delle Coppe contro i blaugrana, fu 1-1 con un super gol di Batistuta) e presente.

Chi è il favorito?

“Non so, in una semifinale è impossibile fare un pronostico. Aspetto spettacolo e pochi tatticismi. La Fiorentina ha tutto per fare una grande partita e sognare il colpaccio”.

Il pericolo maggiore del Siviglia?

“Più che la squadra dico l'ambiente. Non sarà facile, i tifosi spagnoli sono molto caldi. A volte però è un boomerang, può caricare la squadra avversaria”.

Come successe a voi, nel 1997.

“Esattamente, a Barcellona l'ambiente era ostile. I fischi perseguitarono Batistuta per tutto il tempo, però poi non dimenticherò mai quel gol e l'esultanza. Un giocatore della Fiorentina capace di zittire il Nou Camp, pieno di gente. Un momento eccezionale, averlo vissuto in campo è stato emozionante. Domani sarà uguale: gli spagnoli sono convinti di farcela, io invece la penso in modo opposto”.

A Siviglia servirà tutta l'esperienza di...?

“Se devo fare un nome dico Joaquin. È la sua gara e non solo perché è un derby. Sono convinto che farà una partita splendida, uno come lui è una spina nel fianco per gli avversari, riesce a saltare l'uomo con facilità e a mettere invitanti palloni al centro”.

Dove ci aspettiamo un Gomez all'altezza.

“Gomez deve pensare solo a segnare in una gara del genere. Non serve aiutare la squadra, perché i compagni daranno il 200% in campo. Lui pensi a fare il suo mestiere, a recuperare i palloni ci pensano i centrocampisti”.

Giusto giocare con il 3-5-2?

“In questo momento è il modulo che permette alla Fiorentina di essere maggiormente pericolosa. Gli esterni devono però sacrificarsi, in fase di non possesso la Fiorentina deve essere corta, per non lasciare spazio ai veloci giocatori spagnoli. Sarà una gara di sacrificio, ma – ripeto – la Fiorentina può farcela”.

A Barcellona la sua Fiorentina pareggiò 1-1...

“Potevamo vincere, a distanza di anni quel pareggio ancora non mi è andato giù. All'ultimo secondo l'arbitro (il tedesco Heynemann ndr) fischiò la fine, con Robbiati lanciato a rete. Spadino avrebbe segnato, ne sono sicuro. E poi quell'ammonizione a Batistuta fu tra le cause della sconfitta (0-2 ndr) nel ritorno. Peccato, faccio però questo ragionamento: il Barcellona di allora – con Figo, Ronaldo, F. Couto – era tra le squadre più forti d'Europa, questo Siviglia è molto più debole. Noi abbiamo giocato la sfida alla pari, uscendo solo per sfortuna. Scommettiamo che la Fiorentina arriva a Varsavia?”.

NICCOLO' GRAMIGNI

Twitter @NiccoGramigni