La sconfitta contro il Milan ha lanciato i primi segnali di allarme in casa Fiorentina. L’obiettivo è rialzare la testa fin da domenica prossima, quando al Franchi arriverà il Torino, reduce dalla vittoria contro il Frosinone. Violanews.com ha intervistato in esclusiva il doppio ex Paolo Pulici, soprannominato "Puliciclone" da Gianni Brera.
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Pulici a VN: “Le contestazioni alla proprietà? I tifosi non hanno pazienza”
“Anche se la Fiorentina non dovesse vincere contro il Torino, sarebbe assurdo parlare di crisi. Peccato che sul mercato ci siano pochi italiani”
La Fiorentina ha finito la benzina?
“Secondo me no. Domenica contro il Milan, la Fiorentina ha giocato una partita tecnicamente valida. Sono mancati i tiri in porta e se mancano questi, si sa, fare tanto possesso palla, non serve a niente. A inizio campionato la Fiorentina vinceva e andava tutto bene. Il calcio è semplice: chi fa più gol, vince. Il resto non serve. Questo l’ho sentito tanti anni fa da un certo Nereo Rocco. E’ inutile avere la difesa più forte del mondo, se poi non si segna. Basta un errore per perdere una partita. Chi sta davanti, deve tirare non due, ma cinquanta volte, come succedeva nel calcio di una volta. Prima ci si emozionava di più, perché c’erano più tiri in porta”.
Cosa ne pensi delle contestazioni alla proprietà viola?
“Siamo nella normalità. I risultati non arrivano e così i tifosi criticano i vertici della società. Non c’è la pazienza di aspettare il ciclo di qualche partita. Nel corso di una stagione è normale non giocare tutte le partite al cento per cento. Un altro aspetto da prendere in considerazione nelle contestazioni è questo: i tifosi criticano la società, ma in campo vanno i giocatori. I Della Valle possono fare tutto quello che vogliono. A cosa serve contestare la proprietà, se poi la squadra non è in grado di dare il massimo?”.
Che partita ti aspetti domenica?
“Domenica la Fiorentina non avrà Badelj e Vecino, quindi tutta la mediana, ma gli altri giocatori non sono gli ultimi arrivati o non dovrebbero esserlo. Altrimenti è inutile avere in rosa trenta giocatori e poi quando ne mancano due, la squadra va in crisi. Fiorentina e Torino sono squadre contestabili dai propri tifosi per via dei risultati sballati che fanno o per le prestazioni altalenanti. La Fiorentina, soprattutto dopo due sconfitte consecutive, deve giocare per vincere. In più giocherà in casa, quindi sarà più portata ad attaccare. Il Torino giocherà per difendersi, cercando di sfruttare gli spazi in contropiede”.
Il Torino è in fase di guarigione?
“Sono del parere che, per valutare una squadra, bisogna guardare più partite, non una. Il Torino veniva da qualche sconfitta, poi ha vinto bene la gara col Frosinone. Adesso affronterà una squadra, sulla carta, più forte”.
Te la senti di fare un pronostico per domenica?
“E’ sempre difficile fare un pronostico, è un terno al lotto. Spero che le due squadre scendano in campo dando il massimo per far divertire i tifosi che spendono soldi per andare a vedere la partita”.
In caso di non vittoria della Fiorentina, si tratterebbe di crisi al cento per cento?
“Per me no. Parlare di crisi con mezzo campionato ancora da giocare, mi sembra sia solo una questione giornalistica. I conti si fanno alla fine”.
Chi potrebbe far fare il salto di qualità alla Fiorentina in sede di mercato?
“Difficile fare nomi. Quello che non mi piace è che circolano pochi italiani. E’ assurdo che gli italiani delle varie Primavere non riescano a fare il grande passo in prima squadra”.
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