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Prandelli a VN: “2° posto ancora possibile. Sousa ‘alla Ferguson’? Non so, è molto ambizioso…”

Il tecnico di Orzinuovi, doppio ex di Fiorentina ed Hellas Verona, si concentra anche sulla sfida di domenica: "Secondo me non sarà una partita scontata, i viola dovranno sudarsela. Berna in crisi? No, ha speso molto. Può diventare un valore...

Alessio Crociani

La gara degli ex. E' uno dei tanti appellativi di Fiorentina-Hellas Verona letti negli ultimi giorni. Del resto, come dimenticare dalle parti di Firenze uno come Luca Toni? Tecnico di quella Fiorentina, come tutti sicuramente ricorderanno, era Cesare Prandelli, doppio ex della sfida di domenica al Franchi. Per saperne di più sulla gara contro i gialloblù di Delneri, ma non solo, Violanews.com ha contattato proprio il tecnico di Orzinuovi:

Come si spiega la stagione a dir poco difficoltosa dell'Hellas Verona? Eppure le premesse di inizio anno erano ben diverse...

"E' difficile capirlo da lontano. C'erano tutti i presupposti per far bene ad inizio stagione: l'allenatore delle promozioni, un ambiente straordinario e dei tifosi pronti a sostenere sempre la squadra. Anche Delneri è un allenatore di grande esperienza e spessore. Sono quelle annate che non riesci a spiegarti, anche se è vero che ci sono stati parecchi infortuni e son mancati i gol di Toni e Pazzini".

Invece, per quanto riguarda la Fiorentina, crede che le due pesanti sconfitte contro Tottenham e Roma avranno delle ripercussioni sul futuro prossimo?

"Firenze è ormai matura, si deve godere questa stagione straordinaria. Niente è perduto ancora. In EL abbiamo trovato una grande squadra che fisicamente ci ha sovrastato. La stagione resta importante, anche se ci vuol poco a rovinarla. Il pubblico, però, è dalla parte della squadra, che ha dimostrato di saper lottare. Poi, arrivare secondi, terzo o quarti, cambia poco secondo me".

Come vede la gara di domenica al Franchi?

"Il Verona ha sempre onorato il campo, con una sua identità. Era reduce da una buona serie di risultati prima delle ultime due sconfitte. Secondo me non sarà una partita scontata. Bisognerà lottare, perché il Verona non regalerà nulla. La Fiorentina sul campo dovrà sudarsela".

La Roma, oggi al terzo posto, dista solo tre punti, ma alle spalle dei viola è tornata a farsi sentire l'Inter a -2: come vede la lotta Champions? Crede che ci sia la possibilità di vedere coinvolte altre squadre come Milan e Napoli?

"La Fiorentina lotterà fino alla fine per il terzo ma anche per il secondo posto, che non è così distante. Ha i mezzi per farlo, non deve abbattersi ,a continuare a trovare grandi motivazioni al seguito del proprio allenatore. Le distanze non sono incolmabili. Bisogna stare lì, con i piedi per terra e proporre il gioco brillante del girone d'andata. La Roma in questo momento ha grande fiducia. C'è stato il cambio di allenatore che ha sistemato un sacco di cose. L'Inter è in recupero, così come il Milan, ma la Fiorentina deve fare la corsa su sé stessa, così come ha fatto nel girone d'andata".

Nei quotidiani di stamattina si è parlato molto di un ruolo 'alla Ferguson' per Sousa nella Fiorentina. Una proposta simile fu avanzata anche durante la sua esperienza sulla panchina viola: cosa ne pensa?

"Non so se Paulo Sousa ha queste intenzioni. Io volevo rimanere per molti anni. Dopo un anno è ancora troppo presto per dire certe cose, anche perché mi sembra che Paulo Sousa sia un allenatore molto ambizioso. Non a caso ha dichiarato di voler vincere la Champions nei prossimi 3-4 anni"

Le chiedo un parere sul momento di Bernardeschi.

"Per mesi e mesi abbiamo lo abbiamo elogiato, ora deve dimostrare di avere capacità realizzative. Il suo valore diventa assoluto se diventa letale anche sotto porta".

Possiamo parlare di crisi nel suo caso?

"No. E' la prima stagione importante da titolare, ha speso molto. Ha lasciato intravedere qualità importanti, ce ne sono pochi così in Italia a livello di resistenza e forza fisica. Seguendo Paulo Sousa potrà migliorare anche in termini di realizzazioni".

Come si comporterebbe se dovesse capitare anche a lei di ricevere dal mercato un giocatore come Benalouane, che dopo un mese dal suo acquisto ancora non si è potuto allenare assieme al resto del gruppo?

"Mi limiterei a lavorare per recuperarlo. Piuttosto, la Fiorentina, nel periodo in cui è stata prima, poteva concentrare le attenzioni su quei giocatori che Sousa aveva individuato".

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