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Pradè e il mercato più difficile: iniziano cinquanta giorni di fuoco

Il d.s. da qui al 5 ottobre, quando chiuderà il mercato, è atteso da settimane determinanti per il futuro viola

Alessandro Bracali

Tutto tace nella Firenze calcistica a causa delle ferie che stanno coinvolgendo i protagonisti viola, dopo una chiusura di campionato post-lockdown vissuta di corsa. Ma di sicuro Daniele Pradè, nonostante la vacanza in quel di Ibiza, non si è fermato del tutto ed ha continuato a programmare un mercato che giocoforza dovrà vederlo tra i protagonisti principali. Perché in casa Fiorentina di carne al fuoco ce n'è eccome. La squadra si ritroverà il prossimo 22 agosto al Centro Sportivo Davide Astori ed ai nastri di partenza sarà una formazione più valida, con l'innesto di Sofyan Amrabat e con un Christian Kouamè su cui poter puntare fin da subito. Ma ovviamente non basta, sia a livello numerico che qualitativo. Troppi i nodi ancora da sciogliere e che aspettano risposte: dal futuro di Chiesa a quello di Milenkovic, Pezzella, Dalbert, Pulgar, Cutrone e Vlahovic, tutti giocatori titolari o quasi e molto chiacchierati nelle ultime settimane. In più c'è il discorso relativo agli esuberi (circa trenta elementi), che pesa come una spada di Damocle da molti punti di vista, economico e logistico soprattutto. In tutto questo, Giuseppe Iachini, confermato da Rocco Commisso in persona, aspetta di capire con quale rosa alla fine dei conti dovrà lavorare: sicuramente nel primo mese e mezzo di stagione il suo lavoro non sarà semplicissimo, anche se questo varrà per tutti gli allenatori in Serie A. Sta comunque a Pradè, ad ai suoi collaboratori ed a Joe Barone cercare di semplificarlo, con l'obiettivo di costruire una squadra più forte e coerente rispetto a quella vista la scorsa stagione.

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