esclusive

Posso dire di essere insoddisfatto? Il pensiero di Rialti per Violanews

Il pensiero di Alessandro Rialti sul mercato appena concluso.

Redazione VN

di Alessandro Rialti

Posso dire di essere insoddisfatto? Devo aggiungere moderatamente? Lo faccio. Ma non ne posso più di chi mi dice di essere contro la società, di meritarmi di tornare a Gubbio, di non essere abbastanza viola, di volare troppo alto. E non ne posso più nemmeno di chi parla di Fiorentina come fosse nata solo dall’inizio degli anni duemila.

Ieri sono stato a parlare per qualche minuto con Claudio Merlo detto il «secco», strana coppia, due così diversi ma indiscutibilmente due che amano la Fiorentina. Da molti anni prima dello scoccare dell’era Della Valle. E, gioia, ho parlato con il vecchio dialetto, ho sentito le stesse sintonie di chi oggi non è soddisfatto.

Vado a braccio, scusate gli errori. Ora non ci sono più: Neto; Savic, Basanta, Richards, Hegazi, Rosi. Meno male che Bagadur si è impuntato proprio sulla soglia. Non ci sono più Pizarro, Aquilani, Kurtic, Vargas, Lazzari. E ancora, in un anno solare sono scomparsi anche Joaquin, Gomez, Salah o se preferite Cuadrado. E pure Gilardino e Diamanti.

In compenso sono arrivati Sepe, Suarez, Kuba (perdonatemi il solo soprannome...), Verdù, Gilberto, Kalinic, Baez, Astori, da fine prestito sono rientrati Roncaglia e Vecino. Secondo voi c’è da essere soddisfatti?

Comunque proviamo a elencare quelli che secondo noi sono elementi positivi: sono rimasti Babacar e Bernardeschi, il monte ingaggi è stato fortemente ridimensionato. Magari come è stato per Joaquin, uno fra Kuba, Baez e Verdù, potrebbe diventare il vero colpo del mercato. Magari.

Ma si può essere soddisfatti di essere sempre appesi ai punti interrogativi? Io sono troppo grasso per non rischiare di venire giù. Ripeto che qualcosa non va, qualcosa non torna nella strategia dei Della Valle e spero sempre di poter parlare con i padroni. Di persona, con calma, e non sul predellino di un auto. Per adesso spero in Pepito Rossi e nella sua completa guarigione e nella forza che Firenze ha da sempre dentro di sè.

Buona fortuna a tutti.