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Papa Waigo a VN: “Dopo il gol alla Juve diventai un eroe, mi pagavano caffè, cene e taxi”

Violanews ha parlato in esclusiva con Papa Waigo, protagonista della storica vittoria contro la Juventus del 2008

Iacopo Nathan

Juventus-Fiorentina del marzo 2008 (2-3 in favore dei viola) è rimasta scolpita nel cuore dei tifosi viola per tanti motivi, uno di questi è sicuramente il ricordo di due giovani, quasi sconosciuti, che "matarono" i rivali di sempre in pochi minuti, ovvero Papa Waigo e Osvaldo. Violanews si è fatta raccontare quelle emozioni proprio dall'attaccante che siglò il momentaneo pareggio.

Papa Waigo, non possiamo non parlare della partita del 2008, il suo gol, la rimonta, ci racconti come è stato vivere quei momenti.

"Per un giocatore ci sono dei momenti della vita calcistica che ti rimangono impressi per sempre, sicuramente quella partita è uno di quelli. Io e Osvaldo eravamo giovani, non sapevamo la storia che c'era tra Fiorentina e Juventus, non ci siamo resi conto subito di cosa abbiamo fatto. Solo dopo ci siamo accorti quanto fosse importante, quando abbiamo potuto vedere i tifosi. Eravamo molto concentrati per arrivare in Champions League allora, solo quando siamo tornati a Firenze ci siamo resi conti di aver fatto una cosa strepitosa. Non era finito il campionato, all'aeroporto c'erano forse 15 mila persone, ci abbiamo messo due ore per arrivare al Franchi. Siamo arrivati a Peretola e pensavamo di andare a casa, invece ci hanno portato allo stadio per festeggiare. A Firenze nessuno mi faceva più pagare nulla, ristoranti,bar, taxi, tutti a ricordarmi quel gol. Auguro a tutti i giocatori di vivere un'emozione del genere.

La Fiorentina da quei tempi è cambiata molto, come si potrebbero rivivere giornate come quella ?

"Ad essere cambiata è la cultura del calcio rispetto a prima, prima si rimaneva almeno 4 anni in una squadra, ora tanti giocatori vanno e vengono, è difficile creare un progetto. Per andare in Champions come facevamo noi, serve un progetto solido a cui credono tutti, giocatori e tifosi, oltre che chiaramente la società. Serve che la società possa ricreare un progetto simile al nostro, tenere i grandi giocatori come Chiesa, perchè altrimenti si crea grande disturbo all'interno della squadra, e stare vicini ai ai tifosi. Non c'è in Italia ad oggi un progetto che possa essere paragonato al nostro in quella Fiorentina.

Ci parli un po' della gara di stasera, come la vede ? Cosa serve alla Fiorentina per battere la Juventus ?

"Fossi l'allenatore di questa Fiorentina, la prima cosa che farei sarebbe mostrare ai giocatori le vecchie vittorie contro la Juventus, come la nostra per esempio, per dar loro motivazioni ancora superiori. Se i giocatori si caricano e sono consapevoli di cosa vuol dire questa partita possono vincere, perchè questa Juve si può battere, non è quella di prima. Auguro una vittoria alla Fiorentina, magari 2-1 o anche 2-0, ancora meglio. Voglio salutare tutti i tifosi della Fiorentina, ringraziarli per come sono stati con me, sempre Forza Viola.