Onofri a VN: “La mancanza di un centravanti si farà sentire”

Dopo il successo contro il Catania per la Fiorentina ecco la trasferta di Parma, prima della partitissima contro la Juventus. Per un commento sull'inizio di stagione della squadra di Montella Violanews.com ha contattato Claudio Onofri, presente domenica al “Franchi” per Sky.

Stupito dalla Fiorentina?

“Se pensiamo all'anno scorso sì, ma se analizziamo la campagna acquisti e la professionalità dei giocatori che ci sono attualmente a Firenze ci rendiamo conto che un inizio così era prevedibile. Pradè e Macià hanno fatto un grande lavoro, meritano tutti i complimenti possibili”.

Quali sono i difetti di questa Fiorentina?

“A volte la mancanza di un centravanti si fa sentire, soprattutto quando giochi contro squadre che ti aggrediscono e che si chiudono bene: il Catania ha fatto una buona partita fino al gol di Jovetic, poi per i viola è stato tutto più facile”.

Meglio Ljajic-Jovetic o Jovetic-Toni? E El Hamdaoui?

“Toni non può giocare sempre, ma è molto utile a gara in corso per cui Montella ha fatto la scelta giusta, indovinando il momento adatto per il cambio. Ljajic è molto simile a Jovetic, tatticamente il montenegrino si trova meglio con Toni. Per quanto riguarda El Hamdaoui credo che sia un ragazzo interessante, peccato poi per Berbatov: se arrivava lui la Fiorentina era da prime tre della classifica, con tutto il rispetto Berbatov non è Toni, anche se andiamo a vedere la carriera complessiva”.

Contro il Catania si è visto un grande Pizarro e in difesa Roncaglia è già un idolo dei tifosi.

“Pizarro se sta bene può essere devastante, mi ha convinto in generale tutto il centrocampo anche se magari Borja Valero può dare qualcosa in più. Per quanto riguarda la difesa, il reparto mi convince: Roncaglia è molto bravo, Gonzalo Rodriguez è attento ed ha esperienza, Tomovic lo conosco benissimo e si può ritagliare uno spazio importante, senza dimenticare che ancora non ha mai giocato Savic. Quest'anno la Fiorentina andrà lontano, anche grazie all'entusiasmo dell'ambiente”.

NICCOLO' GRAMIGNI