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“O Paulo credigi

Così direbbe a Paulo Sousa Mario il bagnino, famoso personaggio di Giorgio Panariello

Saverio Pestuggia

Se Mario il Bagnino, personaggio fra i più celebri di Giorgio Panariello potesse chiamare oggi Paulo Sousa certamente gli direbbe "O Paulo credigi" accentuando il tipico accento pietrasantino che lo contraddistingue.

E allora anche io che, lo confesso sono stato sempre scettico sulle possibilità della Fiorentina di piazzarsi al sesto posto centrando l'Europa partendo dai preliminari, comincio a riaccendere in cuor mio la fiammella della speranza. Certo la situazione non è semplice: la Fiorentina deve recuperare la posizione delle due milanesi che però non sono al massimo della condizione.

L'Inter vista a Firenze è in avanzato stato di cottura: nelle ultime 5 partite ha raccolto solo 2 punti e ormai Pioli è un separato in casa (leggi qui) che non ha più in mano un gruppo fatto di troppi solisti che vanno ognuno per la propria strada, ovvero quello che una squadra di calcio deve evitare di fare.

Il Milan sta un po' meglio, ma l'impressione netta è che sia in fase calante e che Montella abbia modulato una preparazione in modo da partire bene per dare fiducia ad una squadra demotivata e che adesso stia pagando un po' il conto.

Certo i punti persi per strada dai viola gridano vendetta, ma lo stesso possono dire i tifosi di Inter e Milan, quindi non guardiamo al passato, ma testa alle ultime cinque partite con unità di intenti.

Per prima la stampa di Firenze che deve fare la sua parte dando la giusta carica all'ambiente, i tifosi che devono essere i veri protagonisti almeno delle gare che mancano al Franchi, per passare alla società e alla squadra capitanata da un Borja Valero che nelle ultime partite è cresciuto e sta prendendo per mano il gruppo viola facendo vedere a tutti come si deve lottare per arrivare in fondo. Ultimo, ma primo per importanza, Paulo Sousa il cui rapporto con Firenze, la stampa, i tifosi e forse anche la società è estremamente sfilacciato.

Personalmente dimentico le sue non risposte, a volte anche sgarbate, in sala stampa, per me da ora è solo l'allenatore che deve tentare di portare la Fiorentina all'ennesima partecipazione in Europa. E quindi faccio il tifo per lui e come Mario il bagnino gli chiedo di crederci e soprattutto di sopportare tifo e stampa contrari e andare avanti al meglio. Poi fra cinque partite poi, ognuno per la sua strada, con o senza medaglina come avrebbe detto il grande Mario Ciuffi.

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