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Nuovo stadio o restyling del Franchi? VN intervista i candidati presidente della Regione

A settembre le elezioni regionali. Sul tema stadio abbiamo intervistato i quattro candidati presidente: Eugenio Giani, Tommaso Fattori, Irene Galletti e Susanna Ceccardi

Stefano Niccoli

L'appuntamento è fissato per il 20 e 21 settembre. Quel fine settimana si terranno le elezioni regionali, inizialmente previste a maggio, ma rinviate in autunno a causa dell'emergenza Coronavirus. Termina dopo due mandati la presidenza di Enrico Rossi (2010-2015 e 2015-2020).

I candidati governatore della Toscana sono quattro: Eugenio Giani per il centrosinistra, Tommaso Fattori per "Toscana a Sinistra", Irene Galletti per il Movimento 5 Stelle e Susanna Ceccardi per il centrodestra.

La campagna elettorale sta entrando nel vivo. Gli argomenti di discussione sono tanti: infrastrutture, sanità, rifiuti solo per citarne alcuni. Impossibile, però, non fare riferimento anche alla Fiorentina. La domanda sorge spontanea: nuovo stadio o restyling dell'Artemio Franchi? Abbiamo chiesto ai quattro candidati, che ringraziamo per la disponibilità, la loro posizione su questo tema:

Eugenio Giani

Io penso che il restyling del Franchi sarebbe la soluzione più naturale per la storia della Fiorentina ed il legame con la città di Firenze, ma non ho assolutamente preclusioni per la soluzione di Campi soprattutto in una logica di città metropolitana in cui credo molto. Importante che Rocco Commisso sia convinto della soluzione da intraprendere. Quando sarà fatto una scelta definita offriro' la giusta collaborazione a perseguirla nell'interesse di Firenze e della Fiorentina. I tempi di costruzione del nuovo stadio? La realizzazione, come la ristrutturazione di un manufatto come il Franchi con le normative di oggi e le procedure richieste, impegnano comunque per tempi imprevedibili. L'importante è la ricerca di costante collaborazione e tenacia nell'obiettivo.

Tommaso Fattori

Non ci sono progetti definitivi, quindi non mi pronuncio su ciò che non c’è, ma di sicuro si sta perdendo tempo da oltre un decennio e manca qualsiasi pianificazione complessiva discussa con la popolazione, e la responsabilità è principalmente di Nardella. Abbiamo sempre pensato che la ristrutturazione del Franchi fosse la soluzione migliore, peraltro in sintonia anche con le prime indicazioni della nuova proprietà della Fiorentina, mentre nella piana le priorità sono il Parco e lo sviluppo del polo scientifico. Adesso sono preoccupato per il futuro di Campo di Marte e per il modello di sviluppo che si immagina per Campi Bisenzio, anche perché non c'è un confronto tra i diversi Sindaci, nonostante siano dello stesso partito.

Irene Galletti

Per ora stiamo parlando d’ipotesi. Bisogna valutare il bene dei cittadini di Firenze, anche nell’ottica di città che dovranno essere vissute diversamente dopo l’emergenza Coronavirus.  In caso di stadio nuovo, dovrà essere realizzato fuori città, ma non a Novoli in modo da non trasferire lì i problemi che vive Campo di Marte. Andrebbe bene anche l’ipotesi Mercafir. Resterebbe il problema della riqualificazione dell’Artemio Franchi. Che resti o no stadio della Fiorentina, avrà bisogno di un restyling. Potrebbe essere utilizzato per altri scopi sportivi. La città è molto legata allo stadio, capisco la volontà di mantenere la struttura, magari col superamento di qualche vincolo della Soprintendenza.

Per quanto riguarda, ancora, l’eventuale nuovo impianto, perché non a Peretola? Siamo contrari al potenziamento dell’aeroporto. Visti i collegamenti presenti, potrebbe essere una zona funzionale. Con una bella ristrutturazione, l’attuale scalo diventerebbe un gioiellino. In caso di mancata realizzazione della pista, che io definisco uno scempio, ci sarebbe lo spazio per costruire lo stadio. Lì la nuova casa della Fiorentina sarebbe facilmente raggiungibile.

Campi Bisenzio? Ricominciare daccapo un percorso già bocciato in partenza, penso sia una soluzione scellerata e indica la volontà del Partito Democratico e della maggioranza di seguire, anche in futuro, una direzione perdente. Ho lanciato una controproposta chiedendo al governo di riqualificare il sistema aeroportuale toscano con i soldi destinati inizialmente alla nuova pista.

Tempi di realizzazione? Difficile stabilirli. Mi auguro tempi rapidi e non mi riferisco solo allo stadio. I controlli devono restare numerosi e il livello d’attenzione deve essere elevato. Abbiamo visto, purtroppo, i dati relativi alle infiltrazioni di n’drangheta e camorra nel Comune e nella provincia di Firenze. Non dobbiamo abbassare la guardia. Sono entrata da poco nel Coordinamento contro l’Usura della Regione Toscana. I numeri che ho ricevuto dal governo ci dicono che la situazione è potenzialmente molto pericolosa. Il rischio d’infiltrazione negli appalti è concreto. Tornando alla domanda, mi auguro che lo stadio venga realizzato presto, ma la risposta non è nelle nostre mani.

Susanna Ceccardi

Sul calcio non sono molto preparata, ma sulle infrastrutture dobbiamo fare il punto. La posizione della Lega è chiara: vogliamo restaurare l’Artemio Franchi. E’ lo stadio storico dei fiorentini. Storia e calcio devono andare di pari passo. Dobbiamo sostenere calcio, sport e città. Ci sono, però, delle norme sui restauri. Ci sono criticità che non riguardano solo lo stadio di Firenze. Chi è al governo perché non si concentra anche sul restyling degli impianti storici? Passiamo da Roma e modifichiamo le norme per favorire gli interventi sugli stadi. In questo modo sarebbe più semplice restaurare il Franchi, cui i fiorentini sono tanto affezionati. Economicamente le società devono fare la propria parte, ma anche il settore pubblico deve aiutare.

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