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“Non sarà mai una gara normale”. Rialti per VN sulla partite delle partite

Difficile? Terribile, perchè gli uomini di Allegri «devono» vincere, ma la Fiorentina di Pioli non ha, pure lei, alternative. Deve giocare appunto la gara delle gare.

Alessandro Rialti

Non sarà mai una partita normale. Non varrà mai tre punti, bensì molti di più. Ed è giusto che sia così. Perchè lo dice la storia, il ricordo di tanti se non di tutti. Perchè le sconfitte storiche fanno ancora male e le vittorie diventano leggende metropolitane. Si gioca Fiorentina-Juventus, silenzio, a Campo di Marte la tensione salirà come fosse un sipario. Meno male che i viola, pur faticando, hanno battuto a Bologna la squadra di Donadoni. Questo rende tutto meno drammatico, meno incombente.

Meno male che è successo dopo l’incontro fra squadra e ultrà. Un abbraccio che è servito. Ma la gara rimane tesa come la corda di un violino. Il sogno è l’impresa, come quando Pepito Rossi e Cuadrado vestivano viola e aprivano in due il campo verde del Franchi. La paura è la manita bianconera, a stringerci alla gola. La normalità, si fa per dire, è la battaglia. Promessa, quasi giurata, dai giocatori della Fiorentina.

La partita delle partite, che aiuterebbe una stagione fin qui grigia, senza veri bagliori, ad allontanare la paura di una classifica ancora non serena ma più di ogni altra cosa riporterebbe il cuore al centro di tutto. Finalmente. Niente coreografia? Limitazioni? Polemiche? Tutto quello che si vuole. Il caos fra una parte importante della tifoseria e i Della Valle è ben lontano dall’essere stato rimosso.

Ma adesso conta la partita, adesso conta la gara con la Juve, la partita delle partite. Difficile? Terribile, perchè gli uomini di Allegri «devono» vincere, ma la Fiorentina di Pioli non ha, pure lei, alternative. Deve giocare appunto la gara delle gare.  Poi si penserà ad altro.