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Nappi a VN: “Pochi giocatori attaccati alla maglia. Stanno spegnendo l’entusiasmo dei tifosi”

L'ex viola era tra i premiati al Franchi: "Il feeling con Sousa è finito e molti giocatori pensano solo agli obiettivi personali"

Stefano Niccoli

E' un momento difficile in casa Fiorentina. Il pareggio contro il Torino non ha fatto altro che alimentare le critiche della piazza. Ieri sera al Franchi c'era anche Marco Nappi, premiato in occasione dei 90 anni del club gigliato. Violanews.com l'ha intervistato in esclusiva.

Cosa hai provato a tornare sul campo del Franchi?

"Tornare al Franchi è sempre un'emozione bellissima. A Firenze ho giocato insieme a grandi giocatori come Baggio, Dunga, Di Chiara, Pin. Il dispiacere è vedere una piazza bella come Firenze senza entusiasmo".

Contro il Torino abbiamo visto un Franchi diviso: fischi da parte della Curva Fiesole, contestata a sua volta dagli settori dello stadio.

"Queste sono cose che ho vissuto anche a Genova. Normale che la tifoseria estrema, quella che si fa mille chilometri per vedere la squadra, possa contestare duramente. Ho sentito anche dei cori su Della Valle che sono stati respinti dallo stadio, mentre i cori contro Sousa sono stati accettati anche dagli altri settori. Da questo si vede che il feeling con l'allenatore è finito. Ho sentito anche cori sulla maglia. Io non penalizzo i ragazzi della curva. Sono tifosi estremi, rinunciano a trascorrere un fine settimana con la famiglia pur di vedere la propria squadra del cuore. Ma non condanno né i tifosi della curva né quelli della tribuna. L'eliminazione dall'Europa League ha dato una botta di depressione all'ambiente. Ieri la Fiorentina stava sul 2-0, una squadra che sta bene avrebbe portato a casa i tre punti, invece la squadra si è fatta rimontare nuovamente. Qualche problema tattico si sta evidenziando. La Fiorentina è lontana dalla zona Europa, ma nel calcio mai dire mai. La maglia che indossi va onorata. Vedere Chiesa che, nonostante gli errori, dà l'anima, vuol dire avere amore per la maglia. In squadra, invece, ci sono 7-8-9 stranieri che in campo, secondo me, pensano: 'il prossimo anno me ne vado. Chi si è visto, si è visto'. Se la Fiorentina non riesce a gestire le partite vuole che dire che manca carattere e che non c'è un leader. Borja Valero, che è un grande centrocampista, non sta dimostrando di essere un giocatore come poteva essere Carlos Dunga".

A proposito di leader, potrebbe essere Astori visto anche ci mette la faccia davanti a microfoni e taccuini quando le cose non vanno bene?

"Sì, Astori sta facendo bene, è quello che mena, l'ultimo che si arrende. E' un giocatore d'esperienza e poi è italiano e vuole bene alla propria terra. Nel calcio mancano giocatori che vogliono bene alla maglia. Noi la maglia la onoravamo fino alla fine, la bagnavamo di sudore".

La Fiorentina non ha più obiettivi. Che mesi saranno quelli che ci dividono da qui alla fine della stagione?

"Adesso i calciatori cercheranno di farsi riconfermare o giocare in modo da andare in un'altra squadra. Adesso prevalgono gli obiettivi personali, ma questo è sbagliato. Fino a maggio i giocatori devono tirare la carretta, poi alcuni se ne andranno. Invece chiameranno i loro procuratori per avvertirli della loro voglia di cambiare aria".

Sousa è stato confermato, ma a termine. Si parla di Reja come eventuale traghettatore?

"Reja è un allenatore di grande esperienza. Se dovesse arrivare a Firenze, saprà gestire la situazione. Se la Fiorentina vuole prendere Reja, secondo me lo deve confermare per la prossima stagione. Il rischio è non dare continuità. L'alternativa, a mio avviso, è tenere Sousa, nonostante il rapporto non sia più idilliaco".

Domenica c'è l'Atalanta dei miracoli. Partita complicata. 

"Partita delicata, importante. Se la Fiorentina dovesse far risultato, sarebbe un bel colpaccio, potrebbe riaccendere un po' d'entusiasmo. Nel calcio tutto è possibile. La Fiorentina troverà una squadra con l'entusiasmo a mille, stesso discorso per la tifoseria. Ho giocato a Bergamo, la curva nerazzurra è molto calda. Un pronostico? Non voglio far male né all'Atalanta, né alla Fiorentina, per me può venir fuori una partita con tanti gol. Come percentuali di vittoria dico 60% Atalanta, 40% Fiorentina".