“In questo momento, in casa viola tutto l'interesse è su Cuadrado. Nel caso dovesse andare via, nessuno riuscirebbe a sostituirlo. Ci sono nomi di tanti bei giocatori che circolano attorno alla Fiorentina, ma la priorità adesso va al colombiano”. Esordisce così l'ex tecnico, nonché grande tifoso viola, Emiliano Mondonico ai microfoni di Violanews.com.
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Mondonico a VN: “Senza Cuadrado, viola difficilmente nei primi tre posti”
L’ex tecnico: “Senza il colombiano, alla Fiorentina serve un top player, ma non sono sicuro che sia Marin”
Senza Cuadrado, la Fiorentina potrebbe ancora puntare ai primi tre posti?
“Se Cuadrado restasse a Firenze, i viola possono mirare con decisione alla prossima Champions League. Se andasse via, la squadra perderebbe il venti per cento del suo potenziale e perciò dovrà lottare per altri obiettivi. Cuadrado è una pedina fondamentale. Senza di lui, la Fiorentina avrà molte difficoltà ad arrivare nei primi tre posti. Senza il colombiano, Rossi e Gomez dovrebbero fare quello che faceva lui e non so se questo sarà possibile”.
Cosa ne pensi delle parole di Andrea Della Valle?
“Un eventuale partenza di Cuadrado richiede necessariamente l'arrivo di un top player. Non so se potrebbe essere Marin il grande acquisto di cui la Fiorentina ha bisogno. E' chiaro che a certe cifre non si possono tenere i giocatori. Se Cuadrado restasse, il club gli dovrebbe aumentare lo stipendio, ma poi dovrebbe fare la stessa cosa con gli altri. Se il tetto salariale salta, potrebbe venir meno anche la tranquillità all'interno dello spogliatoio”.
Il fatto che Montella, contro il Malaga, abbia provato una Fiorentina col trequartista, quindi un modo di giocare poco consono a Cuadrado, potrebbe essere un segnale per il futuro?
“E' normale che Montella provi un'eventuale squadra senza Cuadrado. Il tecnico fa bene a testare la formazione senza avere una freccia sull'esterno che crea superiorità numerica. Se Cuadrado resta, gli schemi sono chiari a tutti. Se dovesse andar via, non si deve essere sorpresi tatticamente”.
Marin è l'ultimo acquisto della Fiorentina. Come potrebbe essere utilizzato da Montella?
“La posizione in campo dove il giocatore potrebbe rendere di più deve essere consona a quello che la Fiorentina ha fatto fino ad ora. E' un trequartista, per questo Montella dovrà cambiare i suoi schemi in funzione di Marin. I tanti infortuni subiti? Gli infortuni dipendono da tanti fattori, in primis dalla condizione fisica. Penso che con una buona preparazione, i calciatori possano eliminare quelle scorie che li vedono vittime di tanti incidenti. Bisogna vedere a che punto è della preparazione”.
Qual è la tua idea sulla vicenda Tavecchio?
“E' un ping pong incredibile. Di mezzo non c'è solo il futuro del calcio giocato, ma anche quello del calcio economico. Preziosi ha dato di voltagabbana ad alcune società che non sostengono più Tavecchio (tra cui la Fiorentina, ndr)? Avrà avuto le sue buone ragioni. E' giusto che qualcuno abbia cambiato idea. Speriamo che alla fine vinca il calcio giocato”.
A proposito di calcio giocato, la Fiorentina esordirà all'Olimpico contro la Roma. Che partita ti aspetti?
“Bisogna partire alla grande. Da tifoso viola, mi auguro che la Fiorentina sia più grande della Roma perché vorrebbe dire che avrebbe la possibilità di puntare alle prime posizioni. Tra poco inizia il calcio giocato e da quel momento in poi i se e i ma verranno messi in disparte. Sono uno che giudica sulla base di ciò che vede e non di ciò che sente, quindi la prima partita di campionato mi schiarirà un po' le idee. Aspetto solo che s'inizi a giocare veramente, cioè con i punti in palio. Un pronostico su Roma-Fiorentina? Da tifoso viola, è chiaro che mi auguro vinca la Fiorentina, ma la Roma, al momento, è superiore. Gerarchie della Serie A cambiate con l'addio di Conte dalla Juventus? Secondo me è cambiata la differenza tra le squadre. Non c'è più quell'abisso che c'era la scorsa stagione. Per il nostro campionato è un fatto positivo perché non c'è mai stato una lotta a due, come in Spagna. L'anno scorso erano in pochi a lottare per lo scudetto, anche per la grande forza della Juventus. Il gap tra i bianconeri e le altre formazioni si è ridotto, c'è più spazio in cui altre squadre si possono inserire”.
STEFANO NICCOLI
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