Siamo agli sgoccioli della stagione 2015-16. Per un commento sull'annata della Fiorentina, Violanews.com ha intervistato l'ex allenatore gigliato Emiliano Mondononico.
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Mondonico a VN: “Che errore la frase di Sousa sulla Fiorentina come intrusa”
"Do la sufficienza minima alla stagione della Fiorentina. Sousa deve essere confermato. La squadra ha bisogno di pochi ritocchi, ma soprattutto di uomini umili"
E’ la stagione dei rimpianti?
“Dipende se è un’iniziativa per il prossimo anno o se, invece, si riparte per davvero. Ci sono state delle cose estremamente positive, ma anche situazioni negative. Se questa stagione viene considerata per imparare, la prossima potrebbe essere positiva. Se, invece, nessuno ammette di aver appreso qualcosa, allora siamo punto e a capo”.
Il calo della Fiorentina è dovuto per lo più al mercato di gennaio?
“No. Tutto è partito quando Sousa ha detto che la Fiorentina era un’intrusa nelle prime posizioni di classifica. Ma quale intrusa. I primi posti sono l’habitat naturale della squadra viola. Un altro errore è stato commesso quando è stato detto che la Fiorentina deve giocare sopra i propri difetti. Così facendo non è stata creata un’atmosfera vincente, ma un’atmosfera virtuale nella quale ognuno ha cercato di essere la ciliegina. La frase di Sousa sulla Fiorentina come intrusa è stata una mossa comunicativa sbagliata. Ci vuole un attimo per perdere quella carica che ha contraddistinto la squadra nella prima parte di stagione. Quindi, secondo me, il calo non è fisico e non è dovuto al mercato di gennaio. A livello psicologico è stata sbagliata completamente la gestione del gruppo. Si è parlato più dei limiti che dei pregi e questo non va bene”.
Sousa ha detto anche che ha avuto un calo mentale. Cosa hai pensato quando hai sentito questa frase? E’ normale da parte di un allenatore?
“E’ come dire che nella mia famiglia non c’è voglia di fare. Ci deve essere qualcuno che deve guidare il gruppo. Sono frasi comuni nel calcio. L’importante è sapere chi è il responsabile di questo calo mentale. Ripeto: è stato un errore parlare di intrusione e di squadra con dei limiti. E’ stato sbagliato crearsi degli alibi. Bisogna sempre avere lo spirito vincente e chi è un vincente non va alla ricerca di scuse. Sousa ha peccato di esperienza. Ci sono state delle situazioni negative che non dovranno essere ripetute l’anno dopo. Non dimentichiamoci delle cose positive di inizio campionato che devono essere la normalità e non l’eccezione”.
Che idea ti sei fatto del tira e molla tra Sousa e la società?
“Non credo che un allenatore possa andare dalla proprietà a dire: ‘voglio essere la società’. Lo stesso vale per il contrario. Ognuno ha il suo ruolo”.
Da allenatore e anche da tifoso: come mai la Fiorentina non riesce mai a fare il salto di qualità? “Colpa” dei Della Valle?
“I Della Valle hanno creato una buona squadra e scelto un buon allenatore, nei confronti del quale non tutti erano d’accordo. Siamo rimasti sorpresi dalle capacità del tecnico portoghese. Il fatto è che, in questo momento, c’è un calo di tutte le grandi o presunte tali. Non a caso la Juventus ha vinto cinque scudetti di seguito, non ci sono avversari capaci di destare problematiche ai bianconeri. Merito della Juve, ma anche tanto demerito delle altre squadre. Mi rendo conto, però, che nella difficile situazione economica in cui ci troviamo adesso è difficile portare avanti il calcio”.
Se Sousa lasciasse la Fiorentina, chi vedresti bene sulla panchina viola la prossima stagione?
“Spero che Sousa rimanga, ci vuole continuità. L’importante è imparare dagli errori di quest’anno. Se dovesse arrivare un nuovo allenatore, si ripartirebbe da zero e allora la storia non cambierebbe”.
Mancano due partite alla fine del campionato. Che voto dai alla stagione della Fiorentina?
“6, la minima sufficienza. 8 per il girone d’andata, 4 per quello di ritorno”.
A tuo avviso quali sono stati i tre migliori giocatori della Fiorentina in stagione?
“Metterei Kalinic, Bernardeschi e Borja Valero nel podio del girone d’andata. In quello di ritorno: Borja Valero, Bernardeschi e Badelj. Nel podio complessivo metterei: Bernardeschi, Borja Valero e Badelj”.
Come si riparte in vista della prossima stagione?
“Con la conferma di Paulo Sousa per cercare di capire come rinforzare la squadra. Secondo me la Fiorentina non ha bisogno di tanti innesti. Ha già la qualità per le prime posizioni. Vanno guardate le caratteristiche tecnico-tattiche, ma anche quelle umane dei giocatori. Alla Fiorentina manca il nocciolo duro, il leader, il giocatore che, nei momenti particolari, sappia mettere tutti davanti alle proprie responsabilità. Tatticamente servono tre giocatori, uno per reparto. C’è bisogno di ottimi calciatori, ma anche di uomini umili e capaci di prendersi le proprie responsabilità".
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