Dopo 20 anni di delusioni e sofferenze, la Fiorentina è tornata a vincere in campionato a Roma: il gol di Lazzari al 92’ ha fatto tornare alla mente certe immagini di una Fiorentina vincente (soprattutto nell’era Prandelli) e soprattutto ha praticamente fatto raggiungere alla squadra di Rossi la salvezza. Per un commento su questa sfida e sul futuro, Violanews.com ha contattato l’ex portiere Gian Matteo Mareggini, portiere titolare il quel 23 febbraio 1992.
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Mareggini a VN: “Nuovo ds? Scelgo Oriali-Sartori”
“Sono felice per Delio Rossi, ha preso tanti schiaffi ultimamente”.
Un’impresa dopo 20 anni: che effetto le fa?
“Sono felice di questo risultato, è giusto che la Fiorentina si tolga qualche soddisfazione. Ieri è stato bellissimo”.
Il paradosso di questa stagione: perdere 0-5 in casa con la Juve, vincere dopo tanti anni a Milano e Roma.
“Questo è un campionato pazzo, sono contento per Rossi perché ultimamente aveva preso tanti schiaffi, anche per lui è arrivato il momento della rivincita. È un tecnico esperto e bravo, la Fiorentina deve tenerlo: il prossimo anno, con una squadra interamente costruita da lui e dal nuovo direttore sportivo, sarà tutta un’altra musica”.
A proposito: chi scegliere come nuovo ds?
“A me piace molto la coppia Oriali-Sartori: il primo lo conosco, è un grande, del secondo si parla benissimo. Sognavo Rui Costa in verità, ma è una pista difficile da percorrere. E allora quella coppia andrebbe benissimo”.
Con 41 punti la Fiorentina ha raggiunto la salvezza?
“Virtuamente sì, ma – visto l’equilibrio – c’è ancora da aspettare per poter festeggiare. Ha ragione Delio Rossi, dobbiamo stare tutti calmi: non dovevamo pensare al peggio prima, non possiamo pensare al meglio adesso. Faremo i conti a fine stagione”.
Domenica intanto Neto avrà l’occasione che da tempo desiderava…
“Qualche problema con lui c’è stato, già a luglio dicevano che Neto poteva fare il titolare e invece né Mihajlovic né Rossi hanno puntato su di lui. Sono curioso di vederlo, anzi vorrei vederlo con continuità prima di dare un giudizio”.
NICCOLO' GRAMIGNI
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