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Marchionni a VN: “Ribery non è venuto a Firenze per svernare. Ovrebo? Fu colpa anche nostra”

Intervista via Instagram con l'ex viola Marco Marchionni

Simone Bargellini

A tu per tu con Marco Marchionni. Abbiamo intervistato l'ex numero 32 viola nel corso di una diretta sul profilo Instagram di Violanews. Riportiamo alcune risposte.

Come stai vivendo questo periodo di isolamento forzato?

Anche io sono in casa, è un momento particolare... Bisogna rispettare le direttive e non scherzare. Alla Carrarese l'ultima partita è stata il 22 febbraio, vediamo quando si potrà riprendere ma di sicuro il calcio ora è secondario. Riesco ad allenarmi, a godermi mio figlio nato un mese fa, le attenzioni vanno molto alla televisione. Il mister ha dato ordine ai preparatori di stilare un programma, ma non si sa se potremo rispettarlo, è tutto in divenire.

Che ricordi hai della tua esperienza alla Fiorentina?

L'ultimo anno non è andato come volevo soprattutto per colpa mia, ormai è passata e ho un grandissimo ricordo di Firenze, una piazza che riesce ad amarti alla follia. Il ricordo più bello è la gente stupita dopo le vittorie con Liverpool e Lione. Col Bayern sì, l'arbitro ha fatto un errore, ma poi al ritorno ci siamo fatti raggiungere e questa è tutta colpa nostra, non è bastato per ribaltare l'andata.

Tengo molto ai magazzinieri, che mi hanno fatto sentire a casa, sono persone che porto dentro. Ogni tanto mi sento con Frey, Gilardino, Mutu. Prandelli invece da Mister è un mago, riesce a tirar fuori il meglio da tutti i punti di vista. Alla Carrarese con Baldini è come fare il primo, mi lascia molto spazio ed è l'ideale, mi godo questo momento e attendo il mio.

C'è un giocatore della Fiorentina che ti assomiglia?

Un giocatore che mi somiglia adesso e Callejon del Napoli ma nella Fiorentina è difficile trovare un mio omologo. Ad oggi credo nella mia carriera potevo fare molto di più, ma ho trovato piazze che mi hanno dato davvero tanto.

Cosa ne pensi della Fiorentina di Rocco Commisso?

È arrivato un nuovo presidente con molte ambizioni, ha tenuto i più forti, basta poco. Non è andato tutto come doveva, ma questa sosta per certi versi fa bene, c'è da capire gli errori e ripartire al meglio. Ribery? Ha dimostrato di essere un vero campione, di non essere venuto alla Fiorentina a svernare. Peccato, perché aveva trovato una bella alchimia con Chiesa davanti, poi  ci sono stati l'infortunio e le difficoltà della squadra. Su Chiesa, Montella aveva trovato la posizione giusta, vede la porta e appunto con Ribery aveva trovato una chiave di gioco giusta. Un consiglio al numero 25? È giusto che decida lui, se riterrà opportuno rimanere farà bene a farlo, altrimenti, se vorrà cambiare squadra, rimanere controvoglia non farà altro che male.

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