Per un parere sul probabile ritorno Pantaleo Corvino a Firenze, Violanews.com ha contattato Cristiano Lucarelli, da giocatore portato a Lecce proprio dal Mago di Vernole:
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Lucarelli a VN: “Corvino scelta logica, non è minestra riscaldata. Con Sousa… “. L’aneddoto ai tempi di Lecce
"La Fiorentina migliore degli ultimi anni l'abbiamo vista con Pantaleo in sella. Kalinic e Babacar? Se devo scegliere sacrifico il croato"
Gli anni insieme a Lecce dopo l'esperienza a Valencia: conoscendolo bene, c'è un ricordo particolare che ti lega a Pantaleo Corvino?
"Ai tempi di Valencia mi chiamò e mi disse che mi avrebbe portato a Lecce. Quando mi venne a prendere ancora non lo conoscevo di persona. Appena ci presentammo mi disse 'ti prendo perché non c'è uno che mi abbia parlato bene di te, ma visto che io le operazioni le faccio al contrario... '. Alla fine ebbe ragione lui, perché in due stagioni al Lecce segnai 30 reti e la squadra si salvò in entrambe le annate".
Dopo l'addio di Pradè, ora sembra esserci proprio Corvino in pole per la poltrona di direttore sportivo della Fiorentina. Un cambio drastico nella gestione dell'area tecnica viola.
"I loro percorsi parlano di modi, programmi e idee diverse. Il periodo migliore della Fiorentina negli ultimi anni è stato quello con Corvino in sella, soprattutto in Europa. Avrebbe un senso il suo ritorno, una logica, anche perché a Firenze ha fatto bene e la proprietà ha ricordi positivi di lui".
Anche a Firenze in molti hanno ricordi positivi, soprattutto degli anni della Champions, ma altrettanti oggi parlano di 'minestra riscaldata' riferendosi al ritorno di Corvino...
"Sono leggende metropolitane. Proverbi, usi e costumi della nostra società di oggi. La verità è che Corvino conosce proprietà, tifoseria e dirigenti. C'è un ottimo ricordo tra le parti e non vedo controindicazioni nel caso dovesse tornare. Le minestre riscaldate ci sono in amore, nel calcio si giudicano i risultati e le competenze di una persona".
Credi che un carattere forte come quello di Corvino possa andare d'accordo con una personalità come quella di Sousa?
"Sono due persone perbene e intelligenti. Conoscendo Corvino, so come lui si pone verso i calciatori e gli allenatori. Lo ha sempre fatto in maniera costruttiva verso le squadre per le quali ha lavorato. Lui e Sousa hanno un obiettivo comune, che è il bene della Fiorentina".
Infine ti chiedo anche un parere sul futuro delle due prime punte che la Fiorentina ha in questo momento in rosa: Kalinic e Babacar.
"Non voglio rubare il mestiere a nessuno. Mi limito a dire che una squadra come la Fiorentina deve avere concorrenza in ogni ruolo se vuol raggiungere grandi traguardi, quindi ben venga la competizione per giocare la domenica. Se deve essere sacrificato uno, dico Kalinic per un fatto di età e di prospettiva, mentre Babacar ha ancora tutto da dimostrare. Corvino, da tradizione, ha sempre avuto un gran rapporto con gli attaccanti, dandogli fiducia e mettendoli nelle condizioni di fare il massimo, lo dico per esperienza personale. La sua vicinanza fu importante per me ai tempi di Lecce dopo l'infortunio patito a Valencia".
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