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Leandro a VN: “Indimenticabile il coro della Fiesole per me. Batistuta, Terim e la Fiorentina: vi racconto”

Leandro, ex attaccante della Fiorentina, ripercorre la sua esperienza alla Fiorentina

Stefano Rossi

"E dai Leandro facci un gol, così Firenze esploderà...". Sono passati quasi venti anni, ma Leandro Câmara do Amaral meglio noto come Leandro non ha dimenticato il coro che la curva Fiesole gli dedicava. Arrivato per sostituire Batistuta, prima di lui si erano fatti i nomi di un giovanissimo Nonda e di Jardel (oltre che ipotizzare un improbabile ritorno di Edmundo), il brasiliano ebbe un'esperienza inizialmente felice e poi costellata di mille difficoltà con la Fiorentina. Violanews.com lo ha contattato in esclusiva per ricordare la sua avventura a Firenze:

Leandro, innanzitutto come sta?

"Sto bene e con la mia famiglia, siamo a casa. Spero che trovino un vaccino o una medicina in modo che possiamo uscire e avere una vita normale".

Di cosa si occupa adesso?

"Vivo a Orlando in Florida da otto anni. Sono direttore tecnico e allenatore di calcio di giovanili, nello specifico seguo ragazzi dai sei ai diciotto anni".

Ha figli che giocano a calcio, si dice che siano bravi. E' così?

"Ho tre gemelli di quindici anni: Valentina, Lorenzo e Filippo. Giocano tutti a calcio e sì, hanno molto talento. Valentina ha già giocato nelle nazionali giovanili, Lorenzo è un attaccante molto veloce e Filippo sulla destra ha grandi abilità. Mi piacerebbe portarli in Europa per fare un'esperienza, certo la Fiorentina sarebbe stata una squadra in cui vorrebbero andare".

A proposito della Fiorentina, che ricordi ha?

"È stata una grande esperienza aver giocato con giocatori importanti come Rui Costa, Nuno Gomes, Di Livio, Toldo, Chiesa e con grandi allenatori con Terim e Mancini. Mi è piaciuto molto vivere a Firenze, la Fiorentina è stata una squadra che, quando c'ero io, ha vinto la Coppa Italia.

Lei arrivò per sostituire Batistuta e prese la sua maglia, la numero nove. Eredità pesante?

"Ho sempre ammirato la carriera di Batistuta alla Fiorentina, ma quando ho accettato di venire a Firenze non ho avuto problemi. In realtà ho avuto un ottimo inizio nelle prime partite, segnando gol dall'inizio poi qualcosa non ha funzionato".

Sente ancora i compagni di allora?

"Ho avuto contatti con Nuno Gomes, Amaral, Rui Costa e alcuni amici che ho fatto a Firenze. Sono stato di nuovo a Firenze con la mia famiglia e a tutti piace molto la città".

Ha citato Chiesa, oggi c'è suo figlio nella Fiorentina...

"Enrico è stato un grande giocatore e auguro il meglio anche a suo figlio".

Ai suoi tempi c'era Cecchi Gori, poi sono arrivati i Della Valle e oggi c'è Commisso. Che idea si è fatto?

"Non lo conoscevo prima del suo arrivo alla Fiorentina, ma spero che investirà in giocatori che danno risultati e aiuteranno il club a vincere".

Se ripensa ai tifosi della Fiorentina, cosa le torna in mente?

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