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La prima senza Rialti. Calamai: “Ci mancherai”

Luca Calamai tratteggia Fiorentina-Brescia sotto una luce particolare. Sarà la prima partita al Franchi dopo la scomparsa di Ciccio Rialti e da amico e collega ci tiene a ricordarlo così

Luca Calamai

Il giorno che aspetto da tante settimane sta arrivando: la prima partita al Franchi senza il mio amico Ciccio Rialti. Già mi immagino la scena. Stadio vuoto, una ventina di colleghi, un silenzio irreale e quel posto, il primo della fila. Il tuo posto. Lo riempivi con la tua stazza, diciamo rispettabile e con le tue battute fulminanti. Cosa avresti detto Ciccio al momento del fischio dell’arbitro? O sentendo gli ordini degli allenatori e le parole dei giocatori in campo? Di sicuro, ti saresti divertito. Riportando poi su Stadio quelle sensazioni che, quando accendevi il computer, si trasformavano in parole. E se la Fiorentina avesse vinto saresti stato felice. Perché la squadra viola era la tua compagna di viaggio. Mai tradita. Anzi, forse addirittura amata ancor di più nei momenti difficili. E questo, lo sai benissimo, non è un periodo semplice. Dire che ci manchi è banale. Dire che ti pensiamo ogni giorno è solo la verità. Presto la tribuna stampa che ti ha visto protagonista per una vita avrà il tuo nome. E’ scontato. Noi fiorentini che ci dividiamo anche sul sesso degli angeli su questa idea siamo stati tutti favorevoli. Saresti orgoglioso di sapere che ognuno vorrebbe fare qualcosa in più per ricordarti nel modo che meriti. Di solito con il passare del tempo le passioni si annacquano. Nel tuo caso ogni giorno che passa aumentano le dimostrazioni d’affetto. E di stima. Da parte di tutti. Perché non manchi solo a noi giornalisti o ai tifosi. Manchi anche a quelle istituzioni che spesso facevano il tuo numero di cellulare per avere un’idea. Per confrontarsi su un progetto.

Chissà come avresti presentato Fiorentina-Brescia. Credo che avresti speso una buona parola per Beppe Iachini. E’ uno di noi. Parla ascolano, è vero. Ma a noi ci piace più questa gente di chi strascica le parole sospirando come Paulo Sousa. Di sicuro avresti trovato i termini giusti per stimolare Federico Chiesa. In lui ci hai visto fin dal primo momento qualcosa di speciale. E i calciatori speciali della Fiorentina hanno sempre meritato la tua attenzione. E poi avresti invitato Rocco a venire prima possibile a Firenze. Perché lui dà una spinta in più a tutto. A volte mi chiedo cosa avresti scritto dell’ultima battaglia, quella per lo stadio. Saresti stato per il restyling del Franchi o per un nuovo impianto a Campi? Forse, in cuor tuo, avresti preferito il nuovo stadio alle Cascine, al posto di quell’ippodromo che, per un certo periodo, ti ha visto come attento frequentatori. Le corse e i cavalli erano una delle tue passioni. Comunque immagino che avresti commentato con queste parole: "Fatelo e fatelo in fretta questo stadio". Forse non ti avrebbero ascoltato. Non ascoltano nessuno di questi tempi.

Beh, a questo punto non resta che andare a vedere questo Fiorentina-Brescia. Il giorno dopo su Violanews proverò a fare le solite pagelle. Più leggere che competenti. Perché chi si prende troppo sul serio non può far parte della nostra storia.

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