La Fiorentina resiste nella corsa all’Europa e questa è la migliore notizia della domenica viola. Resiste grazie alla vittoria sul Bologna, maturata dopo la sciocchissima espulsione di Bonifazi al 40' del primo tempo. Per 55 minuti, recupero compreso, la squadra di Italiano ha giocato con un uomo in più e ne ha approfittato spingendo sempre più indietro i rossoblu fino a batterli con un gol di Lucas Torreira, il migliore in campo. Nelle ultime due partite, Torreira è diventato l’attaccante più pericoloso dei viola: aveva sbagliato qualche occasione contro il Verona, un palo interno e un gol decisivo (da centravanti vero) contro il Bologna. Anche su questo si deve riflettere.
Il commento
La partita di Polverosi – La Fiorentina ringrazia Torreira e… Bonifazi
Una vittoria sofferta arrivata grazie a Torreira e all'espulsione di Bonifazi che ha tartassato Gonzalez fin dall'inizio della partita
OMBRE VIOLA. Se nel secondo tempo la Fiorentina ha preso campo meritando il vantaggio, qualche ombra (e un bel po’ di fortuna) restano nel suo primo tempo. Una traversa, un palo e un’espulsione, i viola si sono salvati così. Hanno tenuto palla, comandato il gioco, ma nei momenti decisivi ha fatto tutto il Bologna, nel bene e nel male. Calcio d’inizio, lancio di Medel, su De Silvestri, che ha sfiorato la palla di testa, non è intervenuto Castrovilli (e doveva farlo), su Orsolini, invece, non è intervenuto Biraghi (e doveva farlo pure lui), assist per Soriano,
scivolone in area di Odriozola, pallonetto dello stesso Soriano e palla sulla traversa. Undici secondi, la partita poteva cambiare già alla sua prima battuta. Poi la Fiorentina si è svegliata e ha iniziato a giocare il suo calcio, guidando la manovra, senza tante scintille se non quando l’azione si spostava sulla destra, sulla solita asse forte Odriozola-Gonzalez.
LA DESTRA VIOLA. Da quella parte la squadra di Italiano ha sfondato a ripetizione grazie soprattutto agli spunti dell’esterno argentino che ha mandato in crisi Bonifazi, giocatore non adatto, per costituzione fisica e capacità tecniche, a marcare uno come Gonzalez. E quella scelta (pur forzata per l’assenza di Theate) verrà pagata a caro prezzo da Mihajlovic. Nelle altre zone, però, il gioco dei viola scorreva con qualche intoppo. Sinisa aveva preparato la marcatura di Torreira con Soriano, così il regista viola per allentare il controllo saliva spesso, lasciando a Bonaventura e ai due difensori centrali il compito di far partire l’azione. Che perdeva brillantezza quando si spostava a sinistra, dove Sottil non riusciva a scappare dalle grinfie di Soumaoro. Anche Piatek soffriva il controllo diretto di Medel ma soprattutto i mancati rifornimenti. Morale: alla Fiorentina restava una sola opzione, quella di Gonzalez.
IL PALO DI ORSOLINI. Su lancio di Bonifazi, la difesa viola era messa malissimo: Igor più avanti di Milenkovic (che stava controllando Arnautovic), Biraghi ultimo uomo, sulla traiettoria è intervenuto Castrovilli senza agganciare la palla che invece è filata dritta verso Orsolini, il suo scatto ha fatto saltare definitivamente la difesa della Fiorentina, Terracciano è uscito, lui l’ha saltato e ha centrato il palo, il 17° (traverse comprese) della stagione bolognese, record attuale in Serie A. Era esattamente il 39'48".
L’ESPULSIONE DI BONIFAZI. Al 40'06" la partita è girata definitivamente sul corso viola. Bonifazi, già ammonito per un fallo su Gonzalez (non ce la faceva proprio a contenerlo) ha esagerato, ha portato palla da sinistra verso il centro, se l’è allungata, Torreira gliel’ha soffiata e lui l’hasteso. Per Sacchi era inevitabilmente un giallo, il secondo. Fallo doppiamente stupido: era già ammonito e l’intervento era sulla linea di metà campo. In 18 secondi netti, da 0-1 la Fiorentina è passata a giocare con un uomo in più per oltre 50 minuti. Gli ultimi del primo tempo hanno portato i viola a un passo dal gol con un sinistro di Biraghi su cui Skorupski ha fatto un paratone.
TORREIRA LIBERO. A inizio ripresa Mihajlovic ha schierato la squadra col 4-4-1, arretrando De Silvestri e Hickey nel ruolo di terzini e allargando a destra Orsolini e a sinistra Soriano. Che in questo modo non aveva più il compito di marcare Torreira e l’uruguayano, con un bel po’ di spazio e tanta libertà a disposizione, ha dominato la scena. Con un destro da fuori area ha centrato il palo interno, ma sono state la sua posizione, la sua mente sveglia e le sue doti tecniche a rigenerare la Fiorentina. Dopo meno di un quarto d’ora, altri cambi. Ormai costretto solo a difendere, Mihajlovic ha tolto Orsolini e Soriano per mettere Barrow (per provare a ripartire) e Bings, così è tornata la difesa a cinque. Italiano ha cercato invece di dare più velocità all’attacco con Ikoné al posto di Sottil (troppo incerto) e Cabral al posto di Piatek.
PERCHE’ FUORI PIATEK? I cambi viola non hanno migliorato affatto l’attacco, il francese non è quasi entrato in partita mentre c’era da riflettere sull’uscita di Piatek: è vero che il polacco non aveva avuto modo di farsi ammirare, ma ora la Fiorentina stava danzando ai bordi dell’area rossoblù e un centravanti da area di rigore come lui avrebbe fatto più comodo di Cabral che non si è mai visto. In ogni caso, lo sviluppo della gara è rimasto lo stesso e a metà ripresa De Silvestri ha cancellato un gol fatto a Gonzalez, che continuava a subire un fallo dietro l’altro.
GOL PER...SFINIMENTO. La rete di Torreira è arrivata dopo un’azione insistita della Fiorentina, con cross da sinistra di Biraghi, controcross corto dal fondo di Castrovilli e irruzione di Cabral ma soprattutto di Torreira sulla palla finita in rete insieme a Skorupski. La Fiorentina ha commesso un altro errore, ha rallentato il ritmo e ha lasciato un po’ di iniziativa al Bologna, quando Arnautovic ha avuto una buona occasione ma non l’ha sfruttata con un sinistro sbilenco. Con i 3 punti la Fiorentina è arrivata a quota 29 al Franchi, in casa ne hanno fatti di più solo Milan (30) e Inter (32).
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