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La partita delle risposte: Italiano ha finalmente trovato i suoi titolari?

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Considerazioni sparse sull'ultima uscita della Fiorentina, ancora in cerca dell'undici ideale

Federico Targetti

C'è stata la risposta della squadra, di nuovo bella e concreta contro un Cagliari a onor del vero pieno di assenze e troppo brutto per essere vero; ma c'è stata ieri anche la risposta da parte di tre giocatori che, a questo punto, reclamano il loro posto in tre zone di campo che fino a questo momento non hanno ancora trovato il proprio padrone. Tre calciatori - due e mezzo, poi saremo più chiari - che, se stanno bene, non vediamo perché non debbano giocare.

Difesa

Martinez Quarta è veloce e incline all'anticipo, efficace in area avversaria come in campo aperto e "cattivo" quando serve: Joao Pedro ha preso un colpo in avvio da parte sua e, quasi come intimidito, non si è più visto. In verità, Igor non sta demeritando, ma la sensazione, specie dopo ieri, è che l'argentino possa soddisfare meglio le esigenze di Italiano. Chi non apprezza Quarta ne farà notare le sporadiche amnesie difensive, ma né Igor (fresca quella col Venezia) né Nastasic (crollato nella ripresa con l'Inter) sono al riparo da questa osservazione.

Centrocampo

Ora più che mai, visto che Pulgar è ai box, ma l'impressione è che questo Torreira sia imprescindibile per la sua capacità di giocare la palla in verticale. Cosa che (lo dice Italiano stesso) ad Amrabat manca, e che Pulgar fa vedere con meno frequenza. Un esempio? L'occasione fallita ieri da Gonzalez sullo 0-0, che è partita da un lancio di prima intenzione di Torreira verso Vlahovic. Gli altri mediani a disposizione hanno in più la predisposizione a farsi centrali di difesa aggiunti, ma questo semmai avvalora la nostra tesi: Torreira dal 1', poi è ideale coprire un eventuale vantaggio con la maggiore fisicità di Pulgar o Amrabat.

Attacco

Qui il discorso è più complicato. Saponara, in certe partite, è di un livello superiore, lo si è visto con Cagliari e Genoa, non a caso le migliori partite giocate dalla Fiorentina di Italiano. Sono però gare in cui l'avversario mostra evidenti limiti tecnici, va ad una velocità "minore", permettendo a Saponara di far valere la sua classe sopraffina senza venire soffocato. Ci sono poi altre partite in cui lo strappo di Sottil è più utile. Non si può chiedere a Saponara di fare lo Mbappé (anche se Zappa non ha fatto proprio una bella figura sul 2-0). In questo caso, la rotazione in base all'avversario acquisisce un senso palese e sacrosanto.

Attacco/bis

A proposito di sacrosanto: ma cosa aspettavamo a far giocare Gonzalez a piede invertito? Ci è sembrato che il rendimento dell'argentino non sia calato nonostante il cambio di fascia, e in questo modo l'evanescente Callejon, fino ad oggi l'unico interprete di destra, si è potuto accomodare in panchina. Questioni di equilibrio? La gara con la Lazio ci dirà di più...

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