Vi siete mai trovati nella condizione di dover acquistare una nuova casa e di aver abbandonato una determinata opzione perché la ristrutturazione sarebbe costata più di un appartamento nuovo? Forse qualcuno dei nostri lettori è incappato in questa situazione, così come sta succedendo adesso a Rocco Commisso. Ma non è solo il costo probabilmente inadeguato del restyling del Franchi a frenarlo. Lui viene da una realtà dove anche le società non di primissimo piano hanno un impianto funzionale alle esigenze dei propri tifosi (il video che vi mostriamo qui sopra è relativo allo stadio di Charlotte).
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La Fiorentina ha bisogno di uno stadio in linea con i tempi
Si accende il dibattito in città sulla collocazione del nuovo impianto della Fiorentina
E quali sono le esigenze dei tifosi, vi chiederete? Se una volta il tifoso si accontentava di andare in massa allo stadio per seguire, anche in piedi e da lontano, le partite della propria squadra adesso vuole godere dello spettacolo in altro modo, magari passando l'intera domenica respirando la sua Fiorentina. Fino agli anni '60 i quotidiani erano l'unica fonte da cui si poteva conoscere come erano andate le partite se non potevi seguire la tua squadra dal vivo. Ti dovevi poi accontentare del secondo tempo registrato di una delle gare di Serie A. E le altre? Solo flash in radio con Tutto il calcio minuto per minuto. Poi sono arrivate le radio private a dare più spazio ed infine abbiamo assistito all'avvento delle televisioni satellitari e del web.
Ebbene, in un cambiamento direi epocale del modo di seguire il calcio che vi ho ricordato qui sopra, il nostro Franchi è rimasto più o meno immutato con le curve lontane, tre quarti dello stadio scoperto e qualche miglioria qua e là giusto per dare l'immagine di un cambiamento mai avvenuto realmente. Per non parlare dei servizi igienici decisamente insufficienti e scadenti e del totale vuoto di attrattive per giovani e famiglie. L'unica attrattiva è rimasta solo quella degli 11 giovanotti in maglia viola pronti a dare battaglia sul campo.
Non è più sufficiente, è un dato di fatto. Guardate come vivono il giorno della gara in Inghilterra e Germania per non volare oltre l'Atlantico. Si va allo stadio con calma, si visitano negozi, ristoranti, pizzerie e il museo della propria squadra e poi con calma solo a cinque minuti dall'inizio della gara si riempiono gli spalti, ovviamente tutti coperti. Ma uno stadio moderno ospita anche tanti altri eventi e non necessariamente solo quelli musicali.
Finora chi ha governato il giocattolo Fiorentina non aveva mostrato con i fatti (ma solo a parole) di volere un cambiamento, ma adesso Rocco ha voglia e possibilità di dare la svolta. Non perdiamo questa occasione, saliamo sul treno e facciamogli costruire uno stadio nuovo, bello, in linea con i tempi. Dove? Ovunque ci sia la possibilità nella città metropolitana di Firenze. Io non sto tirando la volata a Campi o Signa. Se a Firenze ci fosse uno spazio adeguato sarebbe certamente bello, ma la cosa pare ormai impossibile. I tifosi se la prendono con Nardella, ma il Sindaco ha le mani legate davanti alla burocrazia italica, certamente perdere lo stadio della Fiorentina sarebbe per lui una sconfitta politica, ma se davvero vuole il bene della Fiorentina lasci che Commisso faccia il proprio gioco.
Cosa ne sarà del Franchi? In Comune sono sicuro ci sono le persone valide che hanno le idee giuste per riuscire a convertire un impianto di tali dimensioni cambiando indirizzo e magari facendo una bella ristrutturazione che come ho già detto a mio giudizio non serve per mantenere la Fiorentina a Campo di Marte. Quando negli anni '30 il Marchese Ridolfi abbandonò Via Bellini per andare in un' altra zona della città certamente ci saranno stati degli sconvolgimenti nel territorio in questione che poi sono stati digeriti. E così dovrà avvenire a Campo di Marte con la velocità tipica dei tempi moderni.
Detto tutto questo, io rispetto chi ancora difende il Franchi, la Torre di Maratona e le scale elicoidali del Nervi e altrettanto vorrei che facessero loro con chi la pensa diversamente, dando modo al padrone del vapore di decidere in tutta serenità senza risse verbali e contrapposizioni eccessive quale dovrà essere la futura casa della Fiorentina. Una volta avvenuta la scelta sono sicuro che saremo tutti dalla stessa parte per l'unica cosa che conta: tifare insieme per i nostri viola.
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