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Italiano e l’overkill: obiettivi polverizzati, gli si può chiedere solo una cosa

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Vi proponiamo in forma scritta una riflessione emersa nel corso della diretta Twitch di ieri

Redazione VN

Durante la diretta Twitch di Violanews, andata in onda ieri pomeriggio per l'allenamento a porte aperte della Fiorentina al Franchi, Filippo Caroli, il direttore Saverio Pestuggia e l'inviato Federico Targetti hanno commentato la seduta viola e risposto alle domande degli spettatori. Un tema particolarmente interessante è stato quello relativo al tecnico Vincenzo Italiano, acclamato dal pubblico con il coro "Portaci in Europa".

In inglese esiste un termine, "overkill", letteralmente "più che uccisione", "accanimento", "esagerazione" che si usa quando qualcuno va oltre il necessario. Questo molte volte porta a dispersività e mancanza di focus, altre al raggiungimento degli obiettivi con un anticipo ai limiti dell'assurdo. E' il caso di Italiano, non solo quest'anno ma in ognuna delle ultime cinque stagioni da allenatore, dall'Arzignano Valchiampo nel 2017-18 ad oggi. La Fiorentina viaggia a un tonitruante +20 rispetto allo scorso campionato e staziona nelle posizioni che valgono l'Europa, e l'entusiasmo è palpabile in ogni angolo della città. Inevitabile, quindi, che le grandi squadre guardino a questa escalation e al suo principale artefice.

Il passaggio alla procura di Fali Ramadani, uno degli agenti più potenti in circolazione, va letto sicuramente come un aggiornamento da parte di Italiano in vista di una naturale crescita professionale. Questo, però, non significa per forza che dobbiamo già preoccuparci del futuro della nostra panchina. Il contratto di Italiano scade nel 2023 e c'è un'opzione di rinnovo esercitabile per il 2024. La società continua a ribadire di essere concentrata sul raggiungimento degli obiettivi sul campo (ma non avendo mai parlato di Europa, quali obiettivi rimangono ancora?), e che a fine stagione le parti si siederanno a un tavolo. Noi, da addetti ai lavori ma fondamentalmente da tifosi, auspichiamo solo una cosa.

Italiano non si comporti come ha fatto con lo Spezia. Rinnovo di contratto, dichiarazioni al miele, poi la chiamata della Fiorentina e l'addio al vetriolo con annessa frattura insanabile con l'ambiente ligure. Questo non vorremmo mai che accadesse a Firenze, anche se siamo consapevoli che, andando avanti così, la crescita del "Klopp azzurro" non potrà essere contenuta dal Franchi a lungo. Prima che la Fiorentina salga al livello delle top - ci vorrebbe qualche anno - arriveranno sicuramente chiamate irrinunciabili. E allora siano pure accettate, ma la comunicazione sia tempestiva e chiara. Prendiamo per buone le parole di metà febbraio, prima della trasferta di La Spezia: "Non sono la persona che hanno cercato di etichettare. Io ho chiesto scusa perché la mia comunicazione è stata sbagliata. Ho fatto degli errori che non commetterò mai più, ma ripeto: non sono quella persona. In tanti lo sanno, non ho altro da aggiungere". Ti crediamo, Vincenzo. Se così sarà, ti ringrazieremo e rimarrai nella nostra storia. Ma non sbagliare ancora, visto che in campo, di errori, ne commetti veramente pochi. 

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