di Alessandro Rialti
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“Io comunque festeggerò”. Torna l’editoriale di Rialti su Violanews
"Poi, a festa finita, rifletterò sul lavoro fatto da Corvino, sull’impegno o il non impegno dei Della Valle e sul lavoro di Paulo Sousa"
Io comunque domenica festeggerò. Non so quanto valga questa Fiorentina. Mi fido di Corvino, uomo vero di calcio, però so che è difficile fare il mercato con il freno a mano tirato di una Proprietà che non ha fatto mistero di non voler investire un euro in più del fatturato preventivato o sperato di 150 mila euro. Che vuol dire mercato a distanza... zero.
Che squadra sarà? Quella dello scorso anno, penso, anche se non so se assomiglierà a quella del girone di andata o quella del girone di ritorno. Corvino lo ha detto, ha fatto il mercato con l’elmetto, ha scommesso, ci ha messo la faccia (e non è poco) invece non ho ancora capito se la faccia ce l’ha messa pure Sousa che a Torino contro la Juve mi è parso più vicino a quello del girone di ritorno piuttosto che quello del girone di andata.
Io comunque domenica festeggerò. La Fiorentina, la mia Fiorentina con addosso novant’anni, tre meno di mia madre. Tutte e due vive e non solo nel mio cuore. Festeggerò insieme a quelli che ancora ci sono, riccorderò gli amici che invece ci hanno lasciato. Perchè questa è la nostra festa, di tutte le Fiorentine, di tutti i fiorentini, non la festa solo di chi oggi sta alla guida della società. E spero che ci sia anche Antognoni, perchè al di là di polemiche e ferite nelle quali non intendo entrare, quella di domenica è sicuramente la festa di Giancarlo. Se non vuole andare in tribuna con i vip allora vada in curva. Sono sicuro che i ragazzi del 1926 lo prenderebbero a braccia aperte. E festeggi, come farò io.
Poi, a festa finita, rifletterò sul lavoro fatto da Corvino (comunque sicuramente con il coltello fra i denti), rifletterò sull’impegno o il non impegno dei Della Valle e sul lavoro di Paulo Sousa. Al tempo, come abbiamo sempre fatto. Ma domenica, al di là degli errori organizzativi che fossero stati realizzati, ci sarà comunque una sola Fiorentina, la nostra.
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