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INTERVISTA DOPPIA: Lakti e Meli a VN, a tuttotondo tra esperimenti e voglia di viola

Abbiamo raggiunto i due giocatori in prestito dalla Fiorentina al Gubbio

Federico Targetti

Dopo gli interessanti spunti che ci ha fornito Gabriele Gori all'inizio della settimana scorsa (LEGGI), ci siamo spostati da Arezzo a Gubbio, per incontrare - telefonicamente - Erald Lakti e Marco Meli, anche loro di proprietà della Fiorentina e attualmente in prestito al Gubbio, in Serie C. Violanews.com ha pensato di proporvi un'intervista doppia, rivolgendo ad entrambi più o meno le stesse domande. E allora vi lasciamo in compagnia di Marco ed Erald!

Ciao ragazzi, come sta andando la vostra esperienza al Gubbio? Cosa cambia dalla Primavera al professionismo?

Erald: Per ora è il top, non mi aspettavo nemmeno io di giocare così tanto. È la prima esperienza tra i grandi, e quello che ho notato di più è l'attenzione al risultato, che conta molto di più rispetto alla Primavera. Qui si retrocede, si lotta per la promozione, si approcciano le partite con più malizia ed esperienza.

Marco: Diciamo che potrebbe andar meglio, i primi mesi sono stati difficili perché sono stato male fisicamente e piano piano sto rientrando in forma. Sono stato un mese fermo per mal di schiena, poi dopo la partita col Carpi c'è stato il cambio di allenatore e adesso anche Mister Torrente comincia a darmi qualche possibilità. Concordo con Erald: qui anche un punto vale tanto, devi portarlo a casa a tutti i costi.

Parliamo un po' del vostro ruolo: so che voi siete stati al centro di diversi esperimenti...

Erald: Sì, io ho giocato da terzino perché all'inizio della stagione il terzino destro titolare è andato via e l'altro esterno basso non stava bene. Il Mister ha provato me e sono rimasto lì. Ci vuole attenzione, soprattutto negli 1 vs 1.

Marco: Quest'anno Mister Guidi mi ha fatto fare l'ala sinistra, poi Torrente mi ha arretrato mezzala, poi con la partenza di alcuni attaccanti ho avuto più occasioni da seconda punta nel 3-5-2.

Marco, a questo punto ti chiedo di un giocatore che interpreta i tuoi stessi ruoli: Federico Chiesa. Tu che fai sia l'ala che la seconda punta, dove credi che renda meglio il numero 25 viola?

Per me può fare entrambi i ruoli, ha le caratteristiche giuste: si accentra sul destro, è veloce, forte tecnicamente... Lo vedo meglio come seconda punta personalmente, poi con Vlahovic che ha una forza devastante è tutto più facile. Io mi ci trovavo bene, si vedeva che Dusan aveva qualcosa in più. Cutrone? Più uomo d'area, qualcosa che mancava in rosa.

Palla a te, Erald: nel tuo ruolo, in viola, ci sono diversi ballottaggi. Cosa pensi del dualismo Badelj-Pulgar? Ti vedresti come mezzala insieme a Castrovilli?

Badelj è più tecnico, Pulgar è più di quantità; credo che vada studiato in base alla partita quale dei due sia più adatto. Castro è un gran giocatore, si inventa grandi cose: un top player. Io potrei essere il Duncan della situazione, mi rivedo in lui come caratteristiche.

Ci sono giocatori delle vostre rispettive nazionalità ai quali guardate cercando di rubare qualcosa? Erald, Xhaka non vale, ormai lo sappiamo che lui è il tuo idolo...

Erald: Sì, a parte Granit Xhaka, che ha poi scelto di giocare per la Svizzera, nessuno in particolare di albanese, ma faccio il nome di Gattuso, mi paragonavano spesso a lui.

Marco: Seguo Erald e cambio paese anche io: Cristiano Ronaldo. Vado sul sicuro con lui, anche se continuano a dirmi che mi vedono più come mezzala.

Il mercato della Fiorentina sembra impostato sulla linea "largo ai giovani": inevitabilmente diventa un'occasione da sfruttare per voi.

Erald: Magari! Sarebbe una grande opportunità, ci spero molto. Darò il massimo fino a fine stagione col Gubbio, poi sarà la società a decidere se portarmi in ritiro e darmi un'occasione. Resto aperto a tutte le possibilità.

Marco: Sì, senz'altro. Se, una volta finito il campionato, sarò chiamato nuovamente in ritiro, spero di poter dimostrare il mio valore e prendermi un posto in prima squadra, convincendo l'allenatore.

Chiudiamo così: chiedo ad entrambi di valutare l'esperienza dell'altro a Gubbio.

Erald: Marco ha giocato meno di quel che si aspettava, per i problemi fisici che ha menzionato è sceso poco in campo, ma io dico che si merita tanto.

Marco: Menomale che c'è Erald! All'inizio mi ha dato una mano, è un ragazzo serio, professionista, sta giocando e se lo merita. Sono fiero di lui!

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