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Cabral l’impalpabile: può essere l’attaccante titolare della Fiorentina?

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Le ultime prestazioni di Cabral destano più di una preoccupazione in vista della prossima stagione. La speranza è che esploda "tutto insieme". Il presente, però, non è esaltante

Stefano Niccoli

La speranza è che “esploda” tutto insieme nella prossima stagione. Questo è il futuro. Il presente, però, è diverso, molto diverso. E niente affatto esaltante. Le ultime prestazioni di Arthur Cabral destano più di una preoccupazione in vista del campionato 2022-23. La prova fornita contro la Sampdoria è stata imbarazzante. Aggettivo pesante, lo sappiamo, ma è la dura e cruda realtà. I compagni non l’hanno certo aiutato, ma non c’è dubbio che il brasiliano avrebbe potuto e dovuto fare di più. Al Ferraris è stato impalpabile. Ferrari e Colley (non Maldini e Baresi) non gli hanno mai fatto vedere la palla. Non a caso lo abbiamo giudicato con 4 in pagella

I numeri, forniti dalla Lega Serie A, confermano la pochezza dell’ex Basilea contro la formazione blucerchiata: sessantotto minuti giocati, due tiri, un’occasione da rete, un fallo subìto, un passaggio chiave, sette passaggi riusciti, quattro palloni giocati in avanti riusciti, un recupero e appena quattordici palle giocate (come Saponara e Terzic che, però, sono scesi in campo solo per ventuno minuti). Non segna dalla gara di Napoli: era il 10 aprile. Una vita fa. Da quel momento in poi il buio pesto nonostante Italiano gli abbia dato quasi sempre fiducia. Non solo non ha più timbrato il cartellino dopo il 2-3 inflitto ai partenopei, ma non è stato nemmeno in grado di rendersi pericoloso. L'unico sussulto: lo splendido colpo di testa contro il Milan parato magistralmente da Maignan. 

La domanda, allora, sorge spontanea: Cabral può essere l'attaccante titolare della Fiorentina del futuro? Ad oggi, 17 maggio 2022, i dubbi sono più che legittimi. La speranza, come scritto sopra, è che la situazione si ribalti e che il classe 1998 diventi il trascinatore della squadra viola. Chi vi scrive sarebbe felice di dire “mi sono sbagliato” e di cestinare questo articolo. 

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