Questa mattina Alessandro Rialti sul Corriere dello Sport-Stadio ha scritto che Sousa e Corvino avrebbero optato per dare la maglia da titolare a Pepito Rossi schierato come seconda punta accanto a Kalinic. Visto l'autore dell'articolo che stimo da anni (perdonami Sandro, forse da decenni) non posso fare a meno di scrivere il mio parere in merito.
esclusive
Il football di Pepito è la pepita di Paulo l’alchimista
Sempre più probabile che Giuseppe Rossi possa partire come titolare nelle gerarchie d'attacco di Paulo Sousa. Cosa cambierebbe tatticamente?
Per me Giuseppe Rossi è il calcio, uno dei pochi giocatori ancora presenti in Italia che con una giocata può dare la vittoria alla squadra e appagare i tifosi presenti e gli amanti del calcio. Insomma Pepito è una pepita d'oro e se il duo viola ha deciso così, vuol dire che Pepito è fisicamente pronto per giocare ad alto livello (certo non 50 partite stagionali ma chi lo è?) e che mentalmente si è messo in discussione accettando anche di venire incontro a Mastro Paulo che agli attaccanti chiede qualche sacrificio in fase di pressing.
Ecco che l'Alchimista portoghese deve trasformare il suo calcio fatto di pressing in qualcosa di diverso, il suo 4-3-3 ipotizzato a inizio preparazione deve evolversi. Giocare con Pepito vuol dire avere due punte centrali che svariano e si incrociano, due giocatori che sono pronti a concretizzare i suggerimenti dei centrocampisti.
Ma allora come potrebbe essere sistemata la squadra? In tanto modi partendo sempre dalla difesa a 4 che per il momento giudichiamo intoccabile. Escludendo il 4-3-3 in cui rossi non avrebbe posto insieme a Kalinic, tre le possibili soluzioni tattiche: il 4-3-1-2, il 4-4-2 e il recente 4-2-3-1 con Rossi trequartista centrale molto vicino alla punta di riferimento.
4-3-1-2 perché sì e perché no
Il centrocampo a tre è ideale per i calciatori titolari presenti attualmente in rosa (Borja, Vecino, Mati e anche Badelj giocano bene così), Ilicic come trequartista non si discute, ma che fine farebbero tutti gli esterni che abbiamo in rosa e che Corvino sta trattando? Bernardeschi, Toledo e Tello sarebbero sacrificati o quasi inutili. Ci sembra perciò che sia una soluzione contraria all'evoluzione del mercato della Fiorentina. IMPROBABILE
4-4-2 perché sì e perché no
A centrocampo gli uomini a disposizione non troverebbero la soluzione ideale anche se tutti sarebbero in grado di giocare nei due centrali. E sugli esterni potrebbero essere inseriti Bernardeschi e Toledo che sanno coprire la fascia bene nelle due fasi e con un po' più di pazienza anche Tello potrebbe essere utile nel modulo. Diventerebbero poco utilizzabile i trequartisti, se non come spalla di una prima punta. Altro elemento contrario è rappresentato dal fatto che Sousa a Firenze non l'ha mai adottato. FATTIBILE
4-2-3-1 perché sì e perché no
In questo caso sarebbero posizionati bene i giovani e Ilicic, ma a centrocampo il solo Badelj si addice bene al modulo con eventualmente a fianco il solo Vecino. Borja sarebbe sacrificato e Rossi dovrebbe giocare un po' più indietro rispetto a Kalinic in un ruolo fattibile, ma non ideale per lui. RIPROPONIBILE
CONCLUSIONI
Prendendo come dogma irrinunciabile la difesa a 4, ognuno dei tre moduli esaminati ha pro e contro che possono essere cambiati dal mercato ancora alle prime fasi. Dagli acquisti e cessioni di Mago Pantaleo l'Alchimista Paulo potrà trasformare il ferro in oro fermo restando che chi trova Pepito trova un giacimento d'oro irrinunciabile.
© RIPRODUZIONE RISERVATA