Spesso in una stagione c'è il momento in cui un gol fa la differenza più di tutti gli altri, in cui serve un uomo che dia quel qualcosa in più per rendere vero un sogno inseguito tutta una stagione. Per la Pro Vercelli quel momento è arrivato al quarto minuto della ripresa della finale play off contro il Carpi, il sogno era la promozione in B dopo 64 anni e l'eroe Pietro Iemmello, attaccante di proprietà della Fiorentina. Violanews.com ha sentito in esclusiva il giocatore a 24 ore da quello che lui stesso ha definito come il gol più importante della sua carriera:
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Iemmello a VN: “Viola, ancora non sono pronto”
L’attaccante in prestito parla anche di Montella, Jovetic e Corvino
"Sicuramente è per ora l'apice della mia carriera sportiva -dice Iemmello a Violanews.com- una rete fondamentale non solo per me, ma per tutta la squadra. E' il coronamento di una stagione che ritengo abbastanza positiva, io sono arrivato qui con l'obiettivo di crescere, volevo giocare con continuità e quindi per me è stato importante giocare 32 partite, segnando anche 9 gol".
Come si sente quindi cresciuto con questa esperienza?
"Ho imparato tanto, il calcio professionistico è un'altra cosa rispetto alle giovanili, c'è più velocità, più ritmo e più aggressività, inoltre ho imparato a vivere uno spogliatoio in cui ci sono giocatori più grandi, quindi sono cresciuto anche dal punto di vista umano. Ora voglio migliorare ancora"
La Lega Pro è un'esperienza conclusa?
"Penso proprio di sì, ho scelto questa divisione perchè altri giovani come me si erano trovati male in Serie B, sono contento di questo trampolino di lancio, ma ora voglio fare il salto"
Magari con la Fiorentina?
"Non lo so, non ho ancora parlato con nessuno. Io sono ancora molto legato ai viola, e specifico che non mi piace giudicarmi, ma non mi sento ancora pronto per giocare a Firenze. Magari però potrei andare in ritiro con la Fiorentina, poi si vedrà dove andrò a giocare".
Intanto la Fiorentina riparte da Montella, scelta giusta?
"E' un allenatore che mi piace molto, ho seguito il suo Catania perchè è una delle poche squadre che giocava bene cercando sempre la prestazione, come solo Udinese e Juventus hanno fatto in Serie A in questa stagione"
Altro cambiamento a Firenze, è finito il ciclo Corvino
"Io con Pantaleo in cinque anni mi sono sempre trovato bene, a livello di giovanili ha fatto grandi cose, ma era ora di cambiare anche per lui. Dopo gli anni della Champions League con Prandelli doveva aprire un nuovo ciclo, ma non l'ha fatto. Rimane comunque un grande ds"
Pradè intanto deve gestire la grana Jovetic, può essere un sacrificio necessario?
"Io non credo che la Fiorentina si priverà di lui, secondo me devono proprio ripartire dal montenegrino, così come da elementi di spicco come Gamberini e Behrami. Jovetic è fondamentale in questa squadra, non lo si può discutere. Con lui la Fiorentina può puntare ancora all'Europa"
Iemmello in versione ds chi consiglierebbe dalla Lega Pro?
"Ci sono dei ragazzi del '92 molto bravi nella Pro Vercelli, quindi direi Masi, Bencivenga e Germano. Ma anche Filippo Falco del Pavia mi sembra un ottimo giocatore"
Tornando alla Pro Vercelli, cosa non ha funzionato per Carraro?
"A Modena non so che problemi abbia avuto, qui si allenava sempre bene, ma il mister spesso gli preferiva altri giocatori. Sono cose che succedono, ma si impara anche così. Ritengo che Federico sia un giocatore che può trovare spazio tranquillamente in queste realtà"
Una battuta finale su Renato Buso che sembra vicino alla Serie B anche lui con l'Empoli
"Se lo merita, è uno che riesce ad instaurare un rapporto con i giocatori come pochi e capisce molto il calcio"
FRANCESCO CIANFANELLI
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