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L'intervista

Guerini a VN: “Rosa sopravvalutata, come nel 2011. Fiorentina chiarisca ambizioni”

GERMOGLI PH: 4 SETTEMBRE 2012 FIRENZE STADIO ARTEMIO FRANCHI CONFERENZA STAMPA PRESENTAZIONE NUOVO GIOCATORE DELLA FIORENTINA NELLA FOTO  STEFANO GUERINI

La nostra intervista esclusiva a Vincenzo Guerini, attuale responsabile dell'area tecnica del Catania

Gabriele Moschini

L'inizio della nuova stagione è ormai alle porte. La Fiorentina è pronta a mettersi alle spalle delle annate complicate dal punto di vista calcistico, affidandosi alle idee di un nuovo allenatore in rampa di lancio. Un po' come successe nel 2012... Per questo, abbiamo contattato in esclusiva Vincenzo Guerini. Ex giocatore, team manager, tecnico e dirigente viola che ha vissuto in prima persona quella rivoluzione.

Tornando un po’ indietro, alla stagione 2011/2012, lei riuscì da allenatore a salvare la Fiorentina per il rotto della cuffia. Ci racconta quali sono state le difficoltà?

"Col senno del poi le difficoltà sono state che quella era una squadra assolutamente sopravvalutata. Era una squadra che aveva dei contenuti tecnici non coerenti con le ambizioni che descrivevano… Certamente non era da salvarsi alla penultima giornata come è successo, però neanche da lottare per l’Europa League. Era una rosa da metà classifica. Poi abbiamo avuto dei problemi notevoli durante l’anno; Jovetic, che era il giocatore più forte, è venuto a mancare per diverse partite. I giocatori hanno reso al di sotto. Era una squadra da salvezza tranquilla. Tutti pensavano che fosse tecnicamente fortissima, ma non era così".

Le ultime stagioni non sono state certo più semplici... Cosa non ha funzionato?

"E’ difficile capire cosa non ha funzionato non essendo più dentro. Ritornando a prima, al termine della stagione ci fu una rivoluzione. La società prese dei giocatori fantastici, fenomenali, dal punto di vista tecnico che Montella riuscì a mettere insieme portando ad un calcio brillante. Io mi sono divertito da morire a vedere la squadra giocare: in casa, in trasferta, in Europa… Però oltre che l’allenatore, molto bravo, ripeto c’erano dei giocatori fortissimi. Io essendo innamorato della Fiorentina, non so cosa sia successo in queste ultime stagioni. Mi dispiace tanto perché mi è sembrato di tornare al 2011, forse si è sopravvalutato la squadra. Ci sono quei 2/3 molto bravi, ma il resto sono calciatori normali per fare un campionato dignitoso senza ambizioni. Fa effetto dire così, come lo fece allora... Al tempo avevamo una società forte alle spalle e lo stesso mi sembra di vedere adesso. Una società che può ambire tranquillamente a lottare per l’Europa League."

All'epoca arrivò Montella, quest'anno Italiano. E' l'uomo giusto per ripartire?

"Per come ho visto giocare Italiano sia a Trapani che a Spezia è sicuramente una rivoluzione dal punto di vista tattico e di gioco. Lui ha una mentalità completamente diversa rispetto a quella degli ultimi tempi. Però deve essere supportato. Io, essendo un allenatore abituato a lottare per non retrocedere, ho ammirato lo Spezia. Lui li ha salvati attraverso il gioco e non facendo le barricate. Questo significa che il mister ha delle idee giuste, belle. Se riescono a supportarlo io penso che sia una soluzione molto importante."

Anche senza una rivoluzione dell'organico?

"Non lo so. Nel 2012 ci fu un cambiamento significativo: anche di uomini mercato, una gestione totale completamente rivoluzionata. Da tifoso viola l’avrei fatta anche quest’anno (ride, ndr)… Però il mercato è diverso, le situazioni sono diverse rispetto a 10 anni fa."

Tornando al presente, la Fiorentina dovrà intervenire in maniera importante sul mercato o la rosa è già così competitiva?

"Dipende. La società deve dire qual è l’ambizione. Se l’obiettivo è fare un campionato tranquillo probabilmente va bene anche restare così. Se, invece, hai l’ambizione di lottare per l’Europa League devi puntare a fare una squadra migliore.

Per concludere, visto che ha potuto anche allenarlo per un breve periodo, come valuta il possibile ritorno di Nastasic alla Fiorentina?

"Con noi Nastasic fece molto bene, era una grande promessa. Adesso credo che abbia acquisito una grande esperienza e può essere utile alla squadra. Sicuramente può esserlo. Tra l’altro era una bravissima persona, oltre che un ottimo giocatore, può solo essere migliorato".

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