Un'idea last minute, con tanti "se" e tanti "ma". Forse troppi se consideriamo che mancano meno di 48 ore alla fine del mercato. La Fiorentina vuole Emanuele Giaccherini, e il giocatore gradisce la destinazione: si parte da questo presupposto, importante ma evidentemente non sufficiente. Innanzitutto perché il poco tempo a disposizione per acquistare vale dalle parti del Franchi quanto a Napoli, con la società azzurra che al momento non ha nessuna intenzione di cedere il fantasista di Talla prima di chiudere per un degno sostituto (Zinčenko del City?).
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Giaccherini, le condizioni del Napoli e lo stipendio da spalmare
La società azzurra, al momento, non ha nessuna intenzione di cedere il fantasista di Talla prima di chiudere per un degno sostituto (Zinčenko?)
Da qua l'interrogativo più grande: De Laurentiis e Giuntoli hanno un margine sufficiente per andare a piazzare un colpo in entrata? Manovra difficile, ma non impossibile. Dipenderà anche dalla volontà dei partenopei di andare ad accontentare Giaccherini, che spinge per una soluzione che gli garantisca più minutaggio in campo. Poi c'è il problema legato all'ingaggio da 1,8 milioni netti: in questo caso l'ostacolo potrebbe essere aggirato spalmando su più stagioni la cifra che il giocatore guadagnerebbe durante il suo ultimo anno di contratto a Napoli (scadenza 2018).
Un'altra perplessità – questa nata più in seno al tifo che tra la dirigenza viola – è la carta d'identità di Giaccherini, che al termine della stagione appena iniziata compierà 33 anni. Non sono pochi, ma l'esperienza che ne consegue può rivelarsi preziosa in un contesto green come quello attuale della Fiorentina. Duttilità tattica e qualità del numero 15 azzurro farebbero il resto.
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