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Frey a VN: “L’Europa non è compromessa, sono fiducioso. Dragowski? Vi dico la mia”

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Le parole dell'ex portiere viola all'evento dedicato ai suoi vini

Redazione VN

In una serata dedicata alla degustazione dei vini di sua produzione, l'ex portierone Viola, Sebastien Frey ha avuto modo di parlare ai microfoni dei nostri inviati. L'evento è andato in scena al Murà di Prato, i vini del francese appartengono alla cantina di Fabio Cordella del gruppo "Wine of The Champions". Queste le dichiarazioni di Frey:

"E' una delle prime tappe in Toscana, vicino a Firenze. Sono qua per farvi scoprire cosa sto facendo oltre a calcio, non potevo non iniziare qua da un mio amico. Il vino è sempre stato la mia passione, prima non avevo tempo. Ora ho questa possibilità di creare dei vini miei ed è un'esperienza bellissima, giriamo il mondo: sta andando molto bene"

Sulla Fiorentina: "Nella giornata negativa, la concorrenza non ha fatto meglio. La corsa non si complica, però potevamo fare un grosso passo in avanti. La squadra era a posto a livello mentale e fisico, c'era i presupposti per fare bene. Però la Salernitana era una delle squadre peggiori da affrontare. Rimango fiducioso per l'Europa, è un obiettivo importante. Ribery? Ho un grande rapporto con Franck, è un amico. Lui era molto contento per la Salernitana, ma un po' dispiaciuto per la Fiorentina. Loro vogliono salvarsi, il calcio è questo. Lui è rimasto molto legato a Firenze, mi ha detto di salutare tutti quelli che conosco. Dragowski con la Juventus? Quando ho visto la formazione non mi ha stupito, Italiano è stato coerente nel lasciare spazio a Drago. Non stiamo parlando di un secondo, tre-quattro mesi fa era il titolare. Il gol subito è un errore di lettura di gioco, questi episodi riesci a gestirli quando giochi spesso e hai confidenza col campo. L'attenuante è i poco minutaggio. Drago però non è il colpevole di questa eliminazione. In casa all'andata siamo stati molto sfortunati, gli siamo stati superiori in tutto. Sono stati gli episodi a determinare. Mi dispiace perchè l'impresa sarebbe stata magica. La testa adesso deve essere soltanto al campionato. Futuro tra i pali? Drago per prendersi un posto nei tre in Nazionale deve giocare. Credo che oggi non abbia le garanzie di giocare. Pietro sta facendo bene e si sta meritando il posto. Per questo penso che Drago stia facendo delle valutazioni. Non voglio parlare di mercato, lasciamoli in pace. Abbiamo bisogno dei nostri portieri per questo finale. Vedo, però, dei ragazzi italiani importanti. Ritorno al Franchi? E’ stato emozionante. Un po’ me lo aspettavo, non lo nascondo. Quando sono entrato mi tremavano le gambe. Sono così orgoglioso di questa piazza per quello che ci ha dato, l’affetto c’è sempre ogni volta che torno. E' una conseguenza del percorso che abbiamo fatto a Firenze."

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