Lo 0-0 ottenuto contro la Juventus non ha rappresentato soltanto il primo punto del nuovo campionato, il primo dell’era Commisso: la classifica, finalmente, si è smossa e diversi sono stati gli elementi emersi al termine di una partita preparata perfettamente da Vincenzo Montella. Innanzitutto, l’equilibrio e la solidità difensiva che la squadra ha dimostrato, dopo aver subito sette reti tra Monza, Napoli e Genoa. I Campioni d’Italia hanno avuto soltanto una vera palla gol, ad una manciata di minuti dalla fine, con Khedira. In questo momento la Fiorentina non può permettersi molti fronzoli dietro e la scelta di Montella di puntare sulla difesa a tre è attualmente la soluzione ideale, anche considerando l’indole offensiva dei due terzini titolari, Lirola e Dalbert (in particolare il brasiliano, che a tratti ieri è stato una vera e propria spina nel fianco per gli uomini di Sarri). Se a tutto questo aggiungiamo che l’Aeroplanino ha più volte affermato che non vuol rinunciare ai tre centrocampisti centrali, l’unico sistema possibile è appunto quello visto contro i bianconeri, il 3-5-2.
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Fiorentina splendida, ma leggerina là davanti. Ecco una possibile soluzione
La Viola non può rinunciare ad un vero finalizzatore per concretizzare la grande mole di gioco che crea ogni partita
Gli allenatori spesso ripetono che i moduli contano fino ad un certo punto, ma se vogliamo continuare in questo giochino, prendendo in considerazione tutti questi aspetti, si può muovere un’unica critica alla squadra vista ieri: il poco peso offensivo. Questo, nonostante la sublime prestazione di Franck Ribery ed il grande lavoro di Federico Chiesa su tutto il fronte d’attacco. La Fiorentina non può prescindere da questi due giocatori, entrambi devono giocare sempre e comunque, condizione fisica del francese permettendo. Una soluzione potrebbe essere quella di allargare Chiesa sulla destra, in un ruolo che ha già fatto (e bene) sotto la gestione tecnica di Stefano Pioli, lasciando una casella libera in attacco per i due enfant-prodige Pedro/Vlahovic, oppure per Boateng. A saltare in questo caso sarebbe Lirola, un giocatore inseguito a lungo da Pradè durante il mercato e che il prossimo anno costerà non poco al club gigliato considerando il riscatto obbligatorio da versare al Sassuolo. Una provocazione? In dodici, del resto, non si può giocare. La stagione è lunghissima, tutti potranno avere lo spazio che meritano ma in questo momento la squadra ha bisogno di certezze e dei suoi giocatori più forti in campo.
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