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Fiorentina, secca sconfitta. Sì, ma quale Fiorentina

Dopo la prima vittoria contro i messicani del Chivas la Fiorentina è stata sconfitta seccamente dall'Arsenal

Saverio Pestuggia

Chi si fosse già illuso dopo la vittoria contro i Chivas che questa Fiorentina potesse essere quasi pronta (pochi per la verità), avrà dovuto riaprire gli occhi verso la realtà di una squadra ancora lontana anni luce da essere quella che Montella presenterà ai nastri di partenza del prossimo campionato. Altrettanto però mi sento di scrivere che nessuno si deve abbattere dopo la sconfitta piuttosto pesante, anche se immeritata nel punteggio, di questa notte contro l'Arsenal anch'esso peraltro infarcito di giovani promesse.

Ci sarà invece tanto da lavorare per la squadra mercato capitanata da Daniele Pradè che ancora non ha prodotto acquisti importanti. Lo stesso D.S. viola nel corso della sua presentazione aveva avvisato tutti che gli acquisti 'veri' sarebbero arrivati solo dopo il 10 agosto. La data indicata da Pradè è ancora lontana e non è detto che venga rispettata al 100%. A Montella piacerebbe avere già la sua bella squadra formata con i 18 giocatori base su cui puntare per la stagione a cui insegnare i suoi dettami tattici. Invece non sarà così, per questa prima stagione made in Usa ci sarà un po' da soffrire già perché ricostruire sulle macerie è cosa lunga e difficoltosa, sia per la novità rappresentata da Rocco Commisso a cui tutti vorrebbero appioppare il pacco in cambio di tanti dollaroni.

Ma dietro lo 0-3 rifilato ai viola dall'Arsenal cosa c'è? C'è una squadra che ancora non esiste. Esaminiamo gli undici scesi in campo dall'inizio cercando di fare un esercizio di previsione aggiungendo al nome la percentuale di permanenza a Firenze e quella di un possibile ruolo da titolare per la Fiorentina 2019/20. Partiamo con Dragowski che per fortuna ha messo da parte le su remore e a cui vogliamo assegnare un doppio 100%: sicura permanenza e sicuro posto in squadra. Andiamo ad esaminare la difesa: a destra ha giocato Venuti che a giorni dovrebbe tornare a Lecce e che quindi ha un 5% di permanenza e nessuna possibilità di giocare titolare a Firenze. Coppia centrale formata da Ceccherini e Ranieri. Il primo potrebbe anche essere ceduto ma ha poche possibilità di partire titolare (30% - 10%) mentre il secondo che tra l'altro ha dimostrato di essere già pronto potrebbe restare a Firenze con un ruolo iniziale di riserva (90% - 10%). A sinistra ha giocato Terzic l'ultimo acquisto di Corvino digerito con una certa difficoltà dalla nuova proprietà. In serbo dovrebbe restare ma ha poche chance di giocare titolare in quanto la corsia sinistra è parecchio trafficata con Biraghi e Hancko che gli stanno davanti (50% - 5%).

Vediamo al trio di centrocampo composto da Castrovilli, Cristoforo e Benassi. In questo caso almeno per due dei tre la permanenza a Firenze è molto probabile, ma il posto da titolare è tutto da verificare. A Castrovilli assegno un 90% di permanenza e al momento solo 20% di posto da titolare, Cristoforo potrebbe invece lasciare di nuovo Firenze (20% - 5%). Infine Benassi che potrebbe lasciare Firenze solo in caso di tanto nuovi ingressi ma non ha la quasi certezza come lo scorso anno di giocare titolare (75% - 75%).

Infine il trio di attacco: Sottil potrebbe essere il vice Chiesa, ma deve convincere Montella in questo mese di preparazione al campionato. Al momento gli assegno un 75% di permanenza, ma solo 5% di titolarità. Saponara, schierato in un ruolo non suo, ha difficoltà a giocare nel 4-3-3 puro che ha in mente Montella per cui o il tecnico cambia modo di giocare o lo imposta come possibile regista, altrimenti la sua permanenza a Firenze sarà veramente problematica (30% - 10%). Infine Dusan Vlahovic che al momento ha sorpassato Simeone per il ruolo di prima punta. Qui dipende molto dal mercato perché se il Cholito dovesse partire la permanenza del giovane serbo sarebbe quasi certa, ma difficile che gli venga affidato da subito il posto di prima punta (90% - 25%).

E siamo giunti al momento di ricapitolare il nostro gioco di metà estate: degli 11 scesi in campo probabilmente solo 1-2 saranno titolari in campionato, un altro paio potrebbero avere chance di essere impiegati spesso, per il resto si prospetta una cessione o una stagione con tanta panchina. Ergo: allarmarsi per la sconfitta no, ma molta attenzione alle mosse di Pradè che è atteso da un tour de force niente male.

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