Dopo uno stallo di un paio di settimane dovuto al divorzio con Gattuso, la Fiorentina ha ripreso il suo cammino ingaggiando il tecnico che lo staff ha scelto per ripartire nella nuova stagione. Vincenzo Italiano non è solo un tecnico giovane ed emergente come piace al patron Commisso ma a mio parere è il chiaro segnale di una svolta nel modo di gestire tecnicamente la Fiorentina. E la conferma l'abbiamo avuta con gli addii dei senatori viola: a Ribery, Borja e Caceres non è rinnovato il contratto. Dei primi due potevamo immaginarlo per motivi diversi, ma l'addio a Caceres è invece più inaspettato. Basta dunque con i campioni vicini al capolinea, ma avanti con i giovani che hanno ancora 'fame' di gloria e voglia di mettersi in mostra. Commisso pochi giorni fa ha spiegato anche perché economicamente la strada è cambiata: avanti con calciatori anche cari ma che siano giovani e all'occorrenza rivendibili e stop ai contratti con gli svincolati che dovranno essere l'eccezione e non la quasi regola di queste due stagioni.
Il parere del direttore
Fiorentina, la strada è aperta: giovani, ritmo e grinta
Scelto il tecnico, la Fiorentina sta meditando sugli uomini da mettere a disposizione di Italiano che porta a Firenze il suo calcio offensivo.
Fino a qui le motivazioni strategico-economiche, ma l'arrivo di Italiano sulla panchina porta anche quello di un calcio aggressivo, positivo e non utilitaristico come quello servito per salvarsi nelle ultime due stagioni. Per questo Pradè, Barone e il nuovo ingresso Burdisso hanno momentaneamente stoppato la campagna acquisti partita con il botto Nico Gonzalez (la scheda) e poi andata in stand by. Va rivista con il nuovo tecnico la schiera dei calciatori da portare a Firenze: non necessariamente nomi altisonanti, ma giocatori funzionali alla visione calcistica del nuovo tecnico che predica pressing, corsa e grinta, tutte situazioni che da tempo non si vedono sul prato del Franchi.
LEGGI ANCHE
Ecco questo modo di costruire le squadre mi piace, è quello giusto. Non mi attendo subito sfracelli perché non è semplice acquistare tutti calciatori che diventino dei big, ma se lo staff riuscisse almeno a portare 3-4 elementi giusti all'anno (non è facile farlo) la Fiorentina potrebbe intanto ritrovare il gusto dell'Europa che manca da troppi anni. Intanto cerchiamo tutti (stampa in primis) di sostenere la nuova Fiorentina di Italiano e di avere pazienza per almeno il girone di andata. Questo non vuole dire giustificare sempre i possibili errori, ma capire e tollerare. Difficile per il popolo fiorentino sempre pronto alla critica, ma anche attaccato come pochi verso la sua squadra. Proviamoci, diamo tempo a Italiano e al nuovo gruppo, nessuno nasce e vola... ci vuole tempo per tutti. E anche tutti noi dobbiamo imparare a saper aspettare senza pregiudizi. Solo così Firenze tornerà a fare squadra e a rivedere una Fiorentina forte, in grado quantomeno di combattere nella parte sinistra della classifica.
© RIPRODUZIONE RISERVATA