Ci siamo, dopo esserci ubriacati con le prodezze degli Azzurri e aver vissuto la primissima parte della stagione all'insegna della novità Italiano, adesso si comincia a fare sul serio con il terzo campionato dell'era Commisso. La situazione del calcio a livello economico non è certamente entusiasmante, basti vedere cosa è stata costretta a fare l'Inter che aveva appena spodestato la Vecchia Signora in campionato. Abbiamo assistito finora ad un calciomercato senza il minimo bagliore, nessuno ha investito e la Fiorentina si è adeguata al tran tran generale sparando le cartucce su Nico Gonzalez fresco vincitore della Copa America. Poi l'attesa, o meglio la lunga attesa, della possibile cessione di Milenkovic del rinnovo che non arriva di Vlahovic, dei tormenti dello scontento (ma di cosa?) Lirola e di un'operazione di Amrabat gestita in maniera particolare.
Il punto
Fiorentina: in carrozza, si parte. Cosa aspettarsi
Mancano sei giorni all'esordio in campionato e la Fiorentina è pressoché la stessa dello scorso anno. Cosa ci dobbiamo aspettare?
L'attesa infinita
Fiorentina che attende i suoi giocatori, ma che in parte è prigioniera dei suoi errori di gestione e mi riferisco in particolare al rinnovo del contratto di Vlahovic. Se davvero, come affermano tutti in casa viola, i dirigenti erano convinti che il serbo sarebbe diventato un crac, perché non gli è stato rinnovato per tempo il contratto? Adesso il procuratore si affanna a cercare lo squadrone che garantisca un ingaggio faraonico al ragazzo e una percentuale a lui. Ma nessuno vuole buttare via i propri soldi e come la Fiorentina attende che qualche squadra in difficoltà economica all'ultimo momento bussi alla sua porta con qualche giocatore interessante a prezzo di realizzo, così si comportano il Tottenham e l'Atletico Madrid con la Fiorentina. Il pesce grosso mangia il pesce piccolo, è la legge della natura e anche dell'economia. Questo stallo regola però tutto il calciomercato viola perché se Milenkovic potrebbe essere sostituito, almeno numericamente, da Nastasic, Dusan si porta dietro la carrettata di gol che hanno salvato la Fiorentina della scorsa annata. E non sarà facile trovare chi possa emularlo e questi non sarà certo il fantasma Kokorin apparso in difficoltà anche contro i dilettanti incontrati in precampionato.
Cosa serve
Partiamo dalle certezze dei portieri con un buon Dragowski e Terracciano come sempre affidabile nel ruolo di secondo. In difesa c'è da sistemare le fasce trovando a destra un buon alter ego di Venuti con Lirola imbracato per Marsiglia mentre a sinistra resta da capire cosa pensi Italiano di Terzic. Per il tecnico può essere la riserva di Biraghi? Forse visti i tempi piuttosto ristretti finirà per esserlo giocoforza. Le difficoltà arrivano al centro con Milenkovic e Pezzella in bilico anche se il capitano potrebbe restare anche se con qualche perplessità del sottoscritto per il suo adattamento nella difesa a quattro molto alta che richiede velocità di gambe. Restano Igor e Martinez Quarta che paiono ben assortiti anche se devono essere assistiti da almeno altri due giocatori di buon livello perché il gioco molto aggressivo di Vincenzo Italiano costringe spesso i difensori al fallo tattico che porta alla conseguente ammonizione. Ricordiamo che lo scorso anno lo Spezia è stata la squadra della massima serie italiana a subire il maggior numero di ammonizioni.
A centrocampo siamo ricchissimi di mezzale sinistre (Castrovilli, Maleh, Duncan e perfino Bonaventura) mentre a destra gravitano Benassi e missing Amrabat tanto che spesso in queste prime uscite l'ex milanista è stato posizionato a destra dove in carriera non aveva mai giocato. C'è poi l'enigma regista: Pulgar in viola ha ripreso a sfoderare prestazioni elementari mentre in Nazionale pare essere un altro giocatore e Bianco ha convinto in ritiro, ma è un giovanissimo e non deve essere caricato di responsabilità importanti. Anche qui il tempo è tiranno e probabilmente Italiano sarà costretto a fare di necessità virtù.
Infine il reparto offensivo che dipende dalla sorte di Vlahovic su cui non vogliamo tornare a parlare. Gli esterni anche con l'ingresso di Gonzalez sono pochi e visto il rendimento quasi impalpabile di Callejon serve a destra un giocatore con gamba e grinta che potrebbe rispondere al nome di Orsolini che cerca di lasciare Bologna. Restano Sottil e Saponara con caratteristiche molto diverse ma che potrebbero essere degli ottimi ricambi a partita in corso visto che il 4-3-3 da corsa chiede sacrificio soprattutto sulle fasce.
Insomma gli ultimi giorni di mercato devono vedere Pradè e Burdisso impegnatissimi perché non possiamo sentirci dire che "in fondo la squadra va bene anche così" e che il miglior acquisto è stato l'ingaggio gi Italiano che da parte sua è bravo, ha delle ottime idee di calcio offensivo, ma non è un mago. Per quelli abbiamo ritornare agli anni '60 con gli Herrera in panchina, ma quello è stato un tempo che fu e non ritorna più.
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