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Fiorentina: i tre desideri di Luca Calamai per il nuovo anno

Luca Calamai ha tre sogni che riguardano il 2018 della Fiorentina nel suo cassetto... Eccoli esposti in rapida sequenza

Redazione VN

Non ho visto cosa prevede l’oroscopo della Fiorentina per il 2018. Ho letto che questo sarà l’anno dei Pesci. Con lo Scorpione a ruota. Certo, per il pianeta viola è un anno importante. Forse di svolta. Prima di riprendere il mio dialogo con gli amici di Violanews consegno al professor Pestuggia, bravissimo direttore di questo luogo d’incontro per i tifosi della Fiorentina, i miei tre desideri per l’anno nuovo. Anzi, mi fermo al 30 giugno perché sei mesi nel calcio mi sembrano già un’eternità.

UN POSTO IN EUROPA – Dai, perché non provarci? Il Milan che ho visto al Franchi non mi sembra una squadra guarita. E tra poche settimane inizierà il totoallenatore per il futuro. Tutto questo renderà molto debole il già debole Gattuso. La Samp è partita a cento all’ora e potrà solo perdere velocità. E Torino e Atalanta per motivi diversi non mi convincono. Insomma, il settimo posto (a patto che basti per andare in Europa) è possibile. Però per rendere ancora più credibile l’assalto a questo obiettivo serve che Corvino a gennaio compia due miracoli acquistando un esterno di fascia sinistra titolare (quanto mi piacerebbe Laxalt) e un centrocampista vero (meglio Viviani di Cataldi). Sono soldi che la Fiorentina potrebbe poi recuperare, se necessario, nel mercato estivo. Con due colpi veri la Fiorentina ha l’ottanta per cento di possibilità di andare in Europa.

NUOVO STADIO – Ormai si farà. Non ho più dubbi. Ma non credo entro il 2021. Servirà almeno un altro anno. Lo vuole il Sindaco, che dovrà farsi rieleggere e lo vogliono i Della Valle. L’importante è che la Cittadella non resti una colata di cemento. Che abbia un’anima, che diventi la casa dei tifosi viola. Secondo me in Italia ci sono solo tre squadre che potrebbero diventare una polisportiva tipo Real o Barcellona. Sono il Napoli, la Roma e appunto la Fiorentina. Tre club che hanno un senso di appartenenza che va oltre tutto e tutti. Quindi costruiamola insieme questa Cittadella colorandola di sogni, di viola e di progetti concreti.

PIOLI E ANTOGNONI – Non so quali saranno le prossime mosse dei Della Valle. Ma spero che Stefano Pioli diventi un allenatore alla Ferguson. Lo immagino sulla panchina viola per ancora tanti anni per creare un progetto tattico che vada oltre un risultato più o meno positivo. Lui ha senso di appartenenza. Mi piace e non immagino altri tecnici alla guida della Fiorentina. Quanto ad Antognoni lo vorrei ancora più protagonista. Antonio è cresciuto in questi anni come dirigente. Ha esperienza, buonsenso. Ha imparato a comunicare in maniera chiara. Non è più solo una bandiera. Oggi è un manager a tutto campo. E va fatto giocare sempre di più.

LUCA CALAMAI

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