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Fiorentina: errati, Irrati e sfortunati

Il commento a mente fredda del direttore di Violanews

Saverio Pestuggia

La Fiorentina esce con le ossa rotte dalla partita di Roma che rilancia la Roma come antagonista del Napoli e mette all'angolo la squadra viola, adesso al quarto posto. La sconfitta è pesantissima, ma non deve pregiudicare il prosieguo della stagione viola che con un calendario in discesa potrebbe portare ancora delle soddisfazioni. Vietato buttare alle ortiche quanto fatto finora. Detto questo vediamo, a mio parere, le tre cause che hanno portato alla sconfitta.

ERRATI

Gli errori della squadra soprattutto in fase difensiva sono stati evidenti. Sul primo gol c'è un errore di Alonso che poi viene preso d'infilata dal contropiede sulla fascia (del quale parleremo anche dopo), sul terzo gol Roncaglia si ferma a richiedere un fuorigioco inesistente. Il quarto poi è un capolavoro di errori di piazzamento. Il centrocampo soprattutto in mancanza di Vecino e Borja non ha prodotto alcun filtro ed ha agevolato il disastro difensivo. Tino Costa è apparso in evidente affanno quando deve rincorrere gli avversari (va ad una velocità non consona al campionato italiano). Sulla trequarti prova impalpabile di Ilicic e Bernardeschi che non hanno mai creato problemi ai rispettivi avversari. Insomma troppi insufficienze gravi.

IRRATI

Non per fare del vittimismo spicciolo ma la cronaca ci impone di ricordare che il primo gol nasce da chiarissima posizione di fuorigioco (tra l'altro proprio davanti al collaboratore di fascia) di Salah. Lo stesso assistente pochi minuti prima aveva fatto il solito errore, ma la difesa viola aveva rimediato. Detto signore necessita di periodo di riposo. La moviola dei quotidiani evidenzia due episodi da rigore non concesso alla Fiorentina: Il fallo di mano di Florenzi e il fallo di Nainggolan su Badelj. Per Irrati i fatti non sussistono. Infine qualche cartellino giallo in più nel primo tempo soprattutto per il fallo subito da Borja Valero non sarebbe stato deprecabile.

SFORTUNATI

Quando subisci un gol in fuorigioco e dopo pochi minuti prendi il raddoppio in contropiede il morale cala inevitabilmente a picco. Se poi aggiungiamo gli infortuni a centrocampo di Borja Valero e Vecino, gli unici che contrastavano i romanisti, la frittata si completa. Insomma anche la dea bendata non ha dato una mano ai viola che escono dall'Olimpico bastonati con l'unica consolazione di avere fino alla rete del vantaggio romanista tenuto bene il campo e messo in difficoltà la Roma con un buon pressing alto. Troppo poco? Forse sì, ma da questo spunto dobbiamo ripartire per non buttare alle ortiche quanto di buono fatto vedere finora.