Viola News
I migliori video scelti dal nostro canale

esclusive

Fiorentina, con Conte la resa dei conti?

La Fiorentina è in chiara difficoltà e non sarà certo la partita contro l'Inter a dover condannare la gestione di Montella

Saverio Pestuggia

E siamo arrivati al poker di sconfitte con la prospettiva certamente plausibile di perdere domenica sera contro l'Inter, adesso gasatissima capolista, la quinta gara consecutiva. Cosa ci lascia il ko di Torino? La consapevolezza che il problema non è il modulo (Montella ha riproposto la difesa a 4), ma certamente l'atteggiamento negativo visto in molti sia dal punto di vista psicologico che atletico. Eppure la vittoria in Coppa avrebbe dovuto risvegliare la Vis dei viola che invece sono stati autori di un primo tempo obbrobrioso, costantemente alla mercé di un Torino orfano dei suoi pezzi pregiati.

Squadra slegata, atteggiamento sbagliato, preparazione da rivedere (non ho certezze visto il muro che da anni le società professionistiche erigono davanti ai loro tempi di allenamento) portano obbligatoriamente la critica  a puntare il dito sull'allenatore che dovrebbe gestire in prima persona tutto ciò. Montella ieri per la prima volta, dopo aver cercato la difesa d'ufficio evidenziando la reazione della squadra nel secondo tempo (certamente peggio che nel primo sarebbe stato impossibile), ha lanciato una poco velata accusa alla rosa che ha a disposizione e quindi al suo Direttore Sportivo Daniele Pradè che questa squadra ha costruito. "Al Torino manca Belotti che è il suo giocatore migliore e Mazzarri mette in campo Zaza che ha giocato 20 partite in Nazionale" ha detto in sala stampa evidenziando il fatto che l'attacco della Fiorentina non è all'altezza di quello di molte squadre.

E qui sicuramente devono salire sul banco degli accusati anche Pradè e Barone che hanno gestito la campagna acquisti, avallata però anche dallo stesso Montella. La Fiorentina ha come centravanti due scommesse e alle spalle un giocatore come Boateng che attaccante non è mai stato. Sugli esterni il parco giocatori è certamente migliore, ma Ribery non è pensabile che possa giocare a mille per tutto il campionato e Chiesa che per il momento è la controfigura di se stesso. Alle spalle un'altra scommessa (Sottil) e l'incomprensibile Ghezzal che aggiunge all'attacco il suo peso specifico paragonabile a quello di un granello di sale.

Del centrocampo abbiamo già detto e scritto tutto: quattro giocatori oltre a Cristoforo e Zurkowski che evidentemente non deve essere ancora pronto. E meno male che è esploso Castrovilli perché altrimenti sarebbe notte fonda, ma molto fonda. La difesa è il reparto meno disastrato ma con un Pezzella più fuori che dentro il reparto fa fatica a cementarsi anche perché il filtro del centrocampo è spesso flebile a dire molto.

Questa la situazione per come la vedo io dopo quasi quattro mesi di stagione. Nel calcio di solito paga l'allenatore per tutti, ma qui le colpe sono veramente cumulative e comprendo anche molto calciatori che non stanno rendendo come sperato. Commisso è passato da una fiducia illimitata verso Montella ad una parziale "Vediamo cosa succederà domenica contro l'Inter". Certamente una scossa va data all'ambiente ma se deve essere sostituito l'allenatore a mio parere emergono dei problemi: allenatori disponibili a iniziare l'avventura in viola non ce ne sono tanti e qualsiasi allenatore verrebbe solo con un contratto di almeno un anno e mezzo. Quindi il tecnico scelto non deve essere un ripiego perché altrimenti si rischierebbe di perdere un'altra stagione. I nomi che girano sono sempre i soliti: dal paesanoGattuso, all'algido Spalletti passando per la suggestione Prandelli. Ci sono poi altri nomi che rappresentano più un momento onirico di critica e tifosi piuttosto che una realtà societaria.

Una grande squadra si costruisce affidandola ad un grande tecnico inattaccabile da tutto e da tutti. Faccio un esempio calzante: qualche anno fa il Liverpool era in difficoltà ed ha chiamato Klopp a dirigere la baracca che da quel momento con calma è ritornata ad andare a mille. Certamente l'attuale Fiorentina non ha la possibilità di agganciare un nome tipo Klopp, ma credo che se vogliamo veramente mettere le basi per una grande squadra, il pezzo pregiato debba essere il manico.

https://www.violanews.com/esclusive/le-pagelle-del-giorno-dopo-da-rocco-alla-filosofia-per-lattacco/