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Falcone a VN: “Giusto parlare di allarme in caso di non vittoria col Bologna”

Il doppio ex di Fiorentina e Bologna: "Conosco Firenze. Una vittoria viene presa con esaltazione, altrimenti c'è pessimismo e allarmismo. Il 2-1 al Milan in Supercoppa Italiana ricordo da conservare. Ecco il mio pronostico"

Stefano Niccoli

Contro il Crotone, la Fiorentina ha sprecato l'occasione di risalire la classifica. La squadra di Paulo Sousa cercherà il riscatto nell'ostico derby dell'Appennino con il Bologna, reduce dall'1-1 col Chievo Verona. Per un commento sulla gara del Dall'Ara e non solo, Violanews.com ha intervistato il doppio ex Giulio Falcone.

Sembrava che la Fiorentina si fosse ripresa dopo la vittoria col Cagliari e invece è arrivato il pareggio contro il Crotone.

"E' stato un passo falso inaspettato per tutti. Ci sono ancora degli alti e dei bassi che la Fiorentina deve evitare. Alcune risposte stanno arrivando, anche se non tutte. Se c'è un problema legato a Sousa? Se il tecnico cambia spesso la formazione è perché cerca di programmare un recupero fisico per tutti. Se indovina la mossa, per tutti è un genio. Altrimenti si mette in difficoltà da solo, ma sono rischi che un allenatore si deve prendere. Se la Fiorentina avesse vinto 2-1, probabilmente avremmo detto: 'Bravo Sousa che ha risparmiato Kalinic per la prossima partita'".

Secondo te c'è il rischio che alcuni giocatori, pensando che la propria esperienza a Firenze sia finita, abbiano mollato? Si può fare l'esempio di Badelj, al centro di tante voci di mercato e in calo di prestazioni da parecchie settimane. 

"Badelj non ha firmato nessun contratto con un'altra squadra. Se gioca male, non lo prenderà nessuno. Non credo che uno giochi male a posta o che abbia mollato. Significherebbe togliersi delle opportunità personali e professionali".

Da ex difensore, qual è il tuo giudizio su Gonzalo e Astori. Quest'ultimo, in particolare, sembra il vero leader carismatico della Fiorentina, benché sia l'argentino a vestire la fascia di capitano. 

"Formano una coppia affiatata. Hanno sempre fatto bene. Entrambi hanno il fiuto del gol che non guasta mai per un difensore. Probabilmente in questo momento Astori sta attraversando un momento di forma migliore rispetto a Gonzalo. Per quanto riguarda la fascia di capitano, ci sono degli equilibri che si creano in uno spogliatoio e che vanno oltre la singola partita".

La partita contro il Bologna potrebbe essere una trappola per la Fiorentina?

"Sarà una partita difficile, non una trappola. Le trappole arrivano nelle situazioni imprevedibili. La Fiorentina sa che il Bologna è una buona squadra. I viola avranno il tempo di studiarla e di trovare le giuste contromisure. Sarà una partita difficile, l'importante sarà avere l'approccio giusto".

In caso di non vittoria, si potrebbe parlare di allarme o, peggio, di crisi?

"Si parlerà sicuramente di allarme in casa Fiorentina, ma è giusto che sia così. Conosco bene l'ambiente fiorentino. Ci sono passione e attenzione nei confronti della squadra. Tutto viene preso in modo sanguigno e passionale. Una vittoria viene presa con esaltazione, una non vittoria con troppo pessimismo e allarmismo. Firenze è bella anche per questo. Bisogna essere bravi in determinate piazze: bisogna gestire il momento bello e quello brutto".

C'è un giocatore del Bologna in particolare a cui la Fiorentina dovrà fare attenzione? Ad esempio Verdi che sta facendo molto bene in rossoblù.

"Il Bologna ha giocatori bravi, ma la Fiorentina è forte, non è sicuramente più debole del Bologna. Ripeto: sarà tutta questione di approccio psicofisico. Tatticamente la Fiorentina può giocare grandi partite contro chiunque, oltre che vincere".

Hai un aneddoto simpatico da raccontare sulla tua esperienza alla Fiorentina?

"Ce ne sono tanti. Dico la mia prima partita in assoluto, contro il Milan in Supercoppa Italiana. Avevo vent'anni e Ranieri mi disse: 'Giochi titolare'. Vincemmo con doppietta di Batistuta e pensai: 'Cavolo, qui si vince alla grande, abbiamo iniziato proprio bene'. Fu un inizio indimenticabile. E' un ricordo da conservare".

Era l'agosto 1996.

"Addirittura vent'anni fa (ride, ndr)".

A proposito di Batistuta, lo vedresti bene nei quadri dirigenziali della Fiorentina?

"Lui, insieme ad Antognoni, ha lasciato ricordi indelebili. Averli in società sarebbe motivo d'orgoglio e di rassicurazione per i tifosi perché hanno dimostrato di avere non solo le doti tecniche, ma anche uno spirito importante di attaccamento alla maglia. Saremmo contenti se Batistuta e Antognoni avessero un ruolo adeguato alle loro caratteristiche".

Un pronostico su Bologna-Fiorentina?

"X-2: 2-1 per la Fiorentina, segnano Badelj e Gonzalo, per il Bologna non lo so".