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La tattica

Ecco come potrebbe giocare la Fiorentina di Gattuso

NAPLES, ITALY - APRIL 03: Gennaro Gattuso SSC Napoli reacts coach during the Serie A match between SSC Napoli and FC Crotone at Stadio Diego Armando Maradona on April 03, 2021 in Naples, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Ricostruiamo insieme i quattro anni di panchina in Serie A di Rino Gattuso per capire come potrebbe giocare la sua Fiorentina.

Saverio Pestuggia

Molti tifosi e commentatori associano l'immagine di Rino Gattuso a quella del combattente che era in campo che così si comporta anche dalla panchina. In parte corrisponde a verità, ma Gattuso allenatore ha anche dei principi di gioco be precisi che molto probabilmente ritroveremo nella sua Fiorentina. Per scoprirli facciamo un viaggio a ritroso nei quattro anni che Ringhio ha trascorso sulle panchine di Milan e Napoli.

I moduli preferiti

Quando venendo dalla Primavera rossonera dovette sostituire Montella sulla panchina del Milan, Gattuso trovò una squadra impostata con il 3-4-3, ma Gattuso dopo poco riequilibrò l'assetto tattico proponendo un 4-3-3 che caratterizzò poi tutta la stagione. Difesa a quattro dunque che sarà poi una sua costante, play basso capace di indirizzare al meglio il gioco, una mezzala più difensiva e una capace di affiancare il centravanti nel mezzo (in quel Milan era Bonaventura).Esterni larghi e gioco prevalentemente sugli esterni con catene formate da terzino/mezzala/ala per dirla alla vecchia maniera. Sulla sinistra in quel Milan c'era più densità mentre a destra a Suso era lasciato più spazio per favorire il suo dribbling. Altra costante del gioco di Gattuso che ritroveremo anche al Napoli la partenza dell'azione dal basso con il portiere a mo' di libero e palla spesso appoggiata sugli esterni. Questo comporta qualche rischio, ma una volta superato il primo impatto a centrocampo spesso si trova in superiorità numerica.

Anche a Napoli ha dapprima riproposto il 4-3-3 con gioco dal basso per poi optare per un più solido 4-2-3-1 che in in fase di non possesso diventa un 4-1-4-1 con una minore partecipazione del portiere e dei difensori alla fase iniziale delle azioni. Gattuso non predilige il pressing da parte della punta centrale e lascia che gli avversari impostino la loro azione per aspettarli con una linea di centrocampo folta soprattutto al centro. Quindi attacco sugli esterni e difesa per vie centrali. Infine da notare che la difesa sulle palle inattive è sempre stata impostata a uno con un giocatore a presidiare il centro area e due a coprire gli spazi al limite. In possesso sulle palla inattive invece ovviamente gli uomini più forti fisicamente vengono portati in avanti, ma con rotazione di elementi per non dare punti fermi agli avversari.

E alla Fiorentina?

Ovviamente dobbiamo aspettare la nuova rosa che sarà variata abbastanza decisamente. Gattuso ha dimostrato di saper cambiare il suo credo calcistico a seconda dei giocatori a disposizione, ma le vie generali sono quelle che abbiamo illustrato sopra: difesa a quattro, gioco sugli esterni, partenza dell'azione dal basso e in fase di non possesso tentativo di far giocare l'avversario per vie centrali con marcatura a uomo sulle palle inattive. Vedremo poi se verrà scelto il 4-3-3 o il 4-2-3-1, ma questo come detto non sarà una scelta fatta a priori, ma il risultato della campagna acquisti che spesso parte con degli obiettivi per virare su altri per necessità o occasioni di mercato.

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