giovanili

E. Pierozzi a VN: “Dal Rifredi alla Fiorentina, un sogno. Inaspettato l’esordio con i grandi”

Violanews ha parlato in esclusiva con Edoardo Pierozzi, terzino titolare della Fiorentina Primavera

Iacopo Nathan

In vista dell’inizio del campionato Primavera, che vedrà la Fiorentina protagonista e in lotta per il titolo, Violanews.com ha intervistato in esclusiva Edoardo Pierozzi, giovane talento viola pronto a mettersi in luce in questa stagione. Il ragazzo, classe 2001, che divide il campo con il gemello Niccolò, proprio oggi compie 18 anni, e si appresta a diventare un punto fermo della squadra di Emilano Bigica, sperando un giorno di scendere in campo con i grandi:

Iniziamo da questa estate, dal ritiro di Moena, un’esperienza nuova per i ragazzi della Primavera, come l’hai vissuta?

Sicuramente è stata un’esperienza molto positiva, non me l’aspettavo. Una volta ricevuta la notizia ero molto contento, e ho cercato di vivere quell’esperienza nel miglior modo, ovvero cercando di imparare il più possibile. L’ho vissuta con molta tranquillità, ma anche grande emozione.

Durante quel ritiro ti sei messo in luce nella gara contro il Bari, contro una squadra che lotta per la Serie B, che ricordi hai di quella partita?

Mi ha aiutato il fatto di aver iniziato la preparazione estiva circa dieci giorni prima dei miei compagni di Primavera, ero già in forma e avevo il ritmo gara. L’ho vissuta comunque con grande tranquillità. Il Bari era una grande squadra, ma in quei giorni ci siamo difesi bene.

Torniamo indietro, a quando giocavi nel Rifredi insieme al tuo gemello, avresti mai pensato di trovarti a essere il titolare della Fiorentina Primavera?

Non ci avrei mai sperato, era impossibile pensare ad una cosa del genere. Eravamo molto piccoli, pensa che siamo entrati in Fiorentina dieci anni fa. Un percorso così lungo e pieno di emozioni era impensabile, anche perché siamo stati protagonisti in ogni anno, era sicuramente inaspettato.

Rimaniamo in famiglia, come vivi la presenza costante di tuo fratello, è uno stimolo avere un compagno di squadra in casa?

Sicuramente è uno stimolo costante, non siamo entrati in competizione diretta, anzi ci siamo aiutati l’uno con l’altro a dare sempre di più, vivendo come proprie le gioie dell’altro. Non è mai stato una competizione, ma un aiuto reciproco ad arrivare più in alto possibile.

Per te che sei fiorentino di nascita, che cosa vuol dire vestire la maglia della Fiorentina?

La Fiorentina per me è l’orgoglio di una vita. Questa è la squadra per cui ho sempre tifato e che venivo a vedere da piccolo, non può che essere una grande soddisfazione oltre che un orgoglio.

Il direttore Pradè ha detto che la rinascita della Fiorentina passerà da giocatori italiani e toscani, credi di poter avere una possibilità ?

Sicuramente sentire queste parole dal direttore fa molto piacere, soprattutto per noi ragazzi toscani che abbiamo fatto tutto il percorso nelle giovanili. Per noi è uno stimolo in più per fare e sperare di arrivare un giorno a giocare al Franchi con la Prima squadra.

A proposito di questo, hai debuttato contro il Perugia in una amichevole con i grandi, raccontaci le tue emozioni:

L’emozione è stata fortissima, anche solo nel vivere il prepartita con la prima squadra. Sinceramente non me lo aspettavo, perché è da poco che mi alleno con i grandi, quindi a maggior ragione è stato bellissimo. Spero si ripresenti presto la possibilità.

Quanto puoi imparare da Lirola, che gioca terzino destro come te?

In questi giorni, visto che mi sto allenando con loro, sto cercando di rubare il più possibile dalla loro esperienza. La squadra è giovane, ma tutti hanno grande esperienza, e possono insegnarmi tante cose.

Quanto puoi imparare dagli altri senatori della squadra?

Con noi giovani sono fantastici, cercano sempre di renderci partecipe degli allenamenti e le esercitazioni. Cercano di farci passare la paura, che si potrebbe avere nel giocare insieme a personalità come le loro.

Che emozione è stata vincere la Coppa Italia?

Vincere la coppa è stata una cosa indescrivibile, noi non avevamo mai vinto niente a livello nazionale, e anche la Fiorentina non vinceva da tempo. La cavalcata dell’anno scorso è stata straordinaria, siamo molto orgogliosi di quel trionfo.

Chi è il tuo idolo?

Fin da piccolo mi sono ispirato sempre a Dani Alves, che è un giocatore molto forte e giocava in un Barcellona fantastico.

La rosa della primavera è cambiata molto, con molti acquisti, come Duncan, come li hai visti?

Sicuramente tutti i 2001 saranno protagonisti in questa stagione, spero insieme a me. Duncan si vede che ha esperienza nel calcio dei grandi, spero che stando con noi, sia in campo che fuori, si integri al meglio e ci sia ancora di più.

Il centro sportivo delle giovanili, di cui si parla, vi aiuterebbe?

Sicuramente avere un campo di allenamento accanto alla prima squadra per noi vorrebbe dire tantissimo. Sentir dire che c’è questa possibilità ci rende molto contenti, perché per noi vuol dire molto.

Che rapporto hai con mister Bigica?

Questo per me è il terzo anno con lui, e abbiamo un grande rapporto. Ci ha insegnato ad essere veri e sinceri, e questo per noi è uno dei valori più importanti, non siamo abituati ai giri di parole con lui, anzi. Ci ha trasmesso la voglia di non mollare mai e di lottare per ogni centimetro, e credo che questo si sia visto nelle vittorie della scorsa stagione.