Una volta si diceva: "E' calcio d'agosto, non conta", adesso, vista l'accelerazione dei tempi, siamo al calcio di luglio che parimenti può contare veramente il giusto. Ma attenzione il campionato e la sfida con l'Inter andrà in scena fra tre settimane esatte, che non sono proprio un'enormità.
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E’ calcio di luglio, ma il campionato è vicino. Adesso serve determinazione
A tre settimane dal campionato la Fiorentina è ancora da costruire in buona parte
Cosa resta dunque di questa prima partita contro una formazione importante, su un campo di dimensioni giuste e con le gambe ancora imballate dalla preparazione? Non mi soffermo sui singoli, ma su questioni di fondo e di reparto. E' evidente e sacrosanto che la Fiorentina che si presenterà ai nastri di partenza del nuovo campionato non sarà quella vista ieri sera a Lisbona. Ci sono dei reparti ancora da costruire (specialmente il centrocampo) che hanno perso la spina dorsale della passata stagione. La difesa ha ancora qualche problema sulle fasce, in attacco ancora è tutto da definire vista la posizione 'ballerina' di Kalinic e la non incedibilità dello stesso Babacar.
Fa piacere sentire che Stefano Pioli ha le idee chiare e dice pari pari quello che stiamo scrivendo tutti in questi giorni: non ci sono giri di parole, supercazzole prematurate, ma concretezza e determinazione. Ma sul mister non avevamo dubbi. Chiediamo la stessa determinazione e qualche sacrificio a Pantaleo Corvino e alla proprietà: se il giocatore individuato da tutti è ben preciso, non perdiamoci in trattative per risparmiare spiccioli. Se l'obiettivo è vicino e abbordabile, tutto quello da fare è calare l'asso portare a casa il piatto.
Il calcio è, ancora per poco, di luglio, ma il campionato si avvicina a grandi passi.
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