Due dieci per il futuro. Da sempre non è facile essere profeti in Patria. Il tutto diventa ancor più difficile quando la tua patria si chiama Firenze. Che come Patria è la più bella ma in fatto di difficoltà interne non è seconda a nessuno. Forse con la sola eccezione dei figli-profeti dell’ultimo scudetto.
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“Due dieci per il futuro”. L’opinione di Alessandro Rialti
L'opinione di Alessandro Rialti in esclusiva per Violanews.com
Poi non è stato facile per tanti ragazzi, bravissimi, del nostro settore giovanile. Penso a Franceschino Flachi, per primo, arrivato (anche per colpa sua) tardi alla Nazionale e lontano da Firenze. Lo dico oggi dopo aver visto a Empoli quello che sono sicuro sia il più bel talento viola. Non ha la formidabile classe di Antognoni? Vero. Non è decisivo e con un dribbling ubriacante come Baggio? Verissimo. Ma Federico Bernardeschi è davvero qualcosa oltre le speranze di qualche tempo fa. Lo abbiamo conosciuto e abbiamo provato a spiegare che la sua più grande qualità è la determinzazione. Quel suo carattere granitico, da carrarino. Quella forza che non l’ha fatto sbottare quando in Patria veniva detto che era un «principino sul pisello», troppo benestante, troppo belloccio, con una fidanzata bella e famosa difficile da portarsi al fianco. Immense stupidaggini. Confuso? In campo e fuori? Una pioggia di acido.
E lo sottolineamo oggi non solo per le belle prestazioni che sta accatastando, ma perchè sento in giro «odor di bruciato». Piace al Milan, all’Inter, passi, occhio perchè adesso si parla di Chelsea e di Conte. Brutti segnali, ma il ragazzo che porta il dieci sulle spalle, ha fatto sapere che in viola resterebbe a lungo, che i Della Valle lo ascoltino, questi sarebbero punti di sutura vera se davvero vogliono rammendare gli strappi ancora in essere. Due dieci per il futuro: Antognoni in società, poi Bernardeschi leader.
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