Vincere contro il Verona per cancellare la brutta sconfitta dell'Olimpico contro la Roma e, soprattutto, rimettersi in carreggiata per il terzo posto. Gli obiettivi della Fiorentina sono chiari. Per un commento sul match di domenica pomeriggio tra gigliati e gialloblù, Violanews.com ha intervistato il doppio ex Antonio Di Gennaro.
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Di Gennaro a VN: “Situazione critica in caso di non vittoria contro il Verona”
Il doppio ex di Fiorentina e Verona: "La Fiorentina ha tutto da perdere. Il Verona, ormai, è condannato. Sono partite facili sulla carta, ma che poi potrebbero complicarsi, se non le prendi con l'atteggiamento giusto"
La sconfitta contro la Roma potrà avere delle ripercussioni o no?
"Non credo. La partita è nata male e in più la Fiorentina ha avuto meno giorni per recuperare. La Roma è stata più brillante e tecnicamente più forte. E' stata una sconfitta pesante, ma già dopo la gara Paulo Sousa cercava di dare delle indicazioni affinché la squadra non subisse più di tanto il ko".
Domenica contro il Verona il pericolo maggiore per la Fiorentina è quello di sottovalutare l'avversario?
"Sì. La Fiorentina ha tutto da perdere. Il Verona, ormai, è condannato. Sono partite facili sulla carta, ma che poi potrebbero complicarsi, se non le prendi con l'atteggiamento giusto. Ma la Fiorentina non ha mai dato segnali di una squadra allo sbando, ad eccezione delle partite col Tottenham a Londra e con la Roma. Sulla carta non c'è partita tra Fiorentina e Verona. Sabato ho assistito a Verona-Sampdoria, dopo mezz'ora la formazione di Delneri non esisteva più, i gialloblù conoscono già il loro destino. Questo, però, non vuol dire che demorderanno, anche perché i tifosi seguono ancora la squadra con grande entusiasmo. La Fiorentina non dovrebbe aver problemi. All'opposto: senza una vittoria, la situazione sarebbe critica".
Cosa non è andato nel Verona in questa stagione?
"Non c'è solo una causa. I lunghi infortuni di giocatori importanti come Ionita, Romulo e Toni hanno sicuramente inciso in negativo. In passato, come adesso, il Verona aveva dei problemi a livello difensivo, ma c'era Toni che segnava tanti gol. In più c'erano altri giocatori decisivi come Iturbe e Jorginho al primo anno di Serie A. Non vincere nemmeno una volta in ventuno partite ti fa capire quale sia la forza della squadra. Credo, però, che il prossimo anno sarà la squadra da battere in Serie B, sarà la favorita per tornare in A".
Rebic e Gilberto sono in prestito al Verona dalla Fiorentina. L'esperienza gialloblù potrebbe far crescere i due giocatori sul piano tecnico-tattico?
"Tecnicamente non li vedo ancora pronti per una squadra come la Fiorentina. Devono ancora migliorare. Non sono i giocatori in grado di aumentare il livello qualitativo della squadra viola".
Come vedi la lotta per il terzo posto?
"La Roma è in grande spolvero. Non solo per le sette vittorie consecutive, ma anche per ciò che Spalletti è riuscito a dare alla squadra. Ha ricreato entusiasmo. I nuovi sono arrivati già pronti, hanno dato subito un contributo importante. La Roma è in vantaggio per il terzo posto. Fiorentina e Inter se la giocheranno per riprendere i giallorossi".
Dopo la sconfitta contro la Roma, Sousa ha parlato di stanchezza mentale della squadra. E' così?
"Penso di sì. Sarà importante recuperare energie mentali, anche perché - sulla carta - il calendario è favorevole. La Fiorentina deve ripartire con quell'entusiasmo che ha sempre avuto, ad eccezione delle partite con il Tottenham a Londra e la Roma".
Chi potrebbe essere decisivo domenica?
"La Fiorentina ha un organico di gioco ben strutturato. Ilicic deve ritrovare lo smalto. Penso che potrà fare lui la differenza. In generale tutti sono in grado di far gol".
Bernardeschi è sembrato un po' stanco ultimamente.
"Si è espresso benissimo fin qui, ha una grande carriera davanti. Giocare qualche partita sotto tono ci può stare. A Roma non ha giocato bene, ma è capitato anche ad altri giocatori. Dare la croce addosso al singolo è ingeneroso".
Ultima domanda, guardiamo al passato: c'è un Fiorentina-Verona che ti è rimasto particolarmente impresso nella mente?
"Sì, l'1-3 nell'anno dello scudetto del Verona. Dispiace perché noi ex viola abbiamo sempre ricordi bellissimi su Firenze e la Fiorentina, ma penso che in quel momento faceva piacere a tutti vedere il Verona vincere lo scudetto".
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