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Di Chiara a VN: “Difficile parlare di calcio in questo momento, ma se riparte è un buon segno”

A tu per tu su Instagram con Alberto Di Chiara, tra l'attualità ed un tuffo nel passato

Iacopo Nathan

Tramite la nostra pagina Instagram, abbiamo parlato in esclusiva con l'ex viola Alberto Di Chiara, alla Fiorentina dal 1986 al 1991. Di seguito un estratto delle sue parole.

"Il campionato? Parlare di calcio in una situazione di questo genere, dove molte persone sono disperate per problematiche socio-economiche, non è facile. Poter gestire le ultime tredici giornate che restano non è scontato, bisogna vedere sul piano logistico come si pensa di fare. Il calcio è uno sport di contatto: se ci dicono che non possiamo nemmeno prendere un cappuccino al bar accanto ad un'altra persona, come si può pensare di giocare una partita di calcio?".

"Se dovesse capitare che un giocatore avesse nuovamente dei problemi, chi si prenderebbe la responsabilità della cosa? Il rischio di cadere nel penale è alto. Mi sembra tutto molto complicato. Il calcio è il simbolo della nostra italianità: se riprenderà significa che le cose saranno migliorate. Iachini? In questo periodo si starà godendo la famiglia... chi fa il suo mestiere di solito la vede poco".

"La finale del '90? Baggio è stato uno degli artefici per arrivare alla finale, è chiaro che quella fu una finale particolare. Ci giocavamo una coppa molto importante, in questi casi le possibilità sono due: o c'è la reazione interna che ti fa dare di più oppure inconsciamente vieni preso dalla tensione. E in effetti lui ebbe un paio di occasioni per segnare gol che solitamente avrebbe segnato. Io per fortuna mi sono rifatto vincendo con il Parma proprio contro la Juventus nel '94...".

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