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Della Valle-tifosi: evitare lo scontro frontale per il bene della Fiorentina

Un riflessione a mente fredda dopo le parole di Diego Della Valle e il voto dei nostri lettori

Saverio Pestuggia

Questa mattina il risveglio giornalistico è stato brusco. Uno squillo di tromba niente male da Diego Della Valle che dalle colonne del Corriere Economia (leggi qui) ha avuto anche delle parole decise sulla Fiorentina e sul futuro della famiglia Tod's a Firenze: "Dico che è arrivato il momento di contarsi per davvero, vedere se questa pessima situazione dipende da pochi tifosi, da un gruppo di tifosi o se la città la pensa in questo modo e poi, di conseguenza, prendere le dovute decisioni" e poi ancora "Mio fratello Andrea ha fatto economicamente dei miracoli. La domanda che gli faccio è questa: dove sta il divertimento in tutto questo?”.

D'obbligo è scattato il nostro sondaggio per sondare l'umore dei lettori di Violanews che poche settimane fa avevano già espresso un parere su una questione simile. Questa volta la domanda che abbiamo ritenuto di porvi era perentoria: siete con o contro i della Valle? Dalle prime battute si è visto che il partito dei tifosi pro Della Valle si è assestato sulla maggioranza che ha oscillato per tutto il giorno dai 68 ai 61% per chiudere al 62% con un totale di 7.304 voti.

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Allora come giudicare questo risultato premettendo che Violanews non vuole e non deve avere nessun ruolo in questa vicenda se non quello di intermediario, di megafono di una certa parte del popolo viola. Sappiamo benissimo che i sondaggi sul web non hanno tutti i crismi della scienza statistica, che il campione non è omogeneo ma limitato ai fruitori di internet (età media più giovane) e ai lettori (per fortuna tanti) di violanews.

Prendendo per buono quello che ci avete confidato nella vostra cameretta (Ciuffi ci manchi) parrebbe che il partito dei favorevoli alla famiglia marchigiana sia più corposo di quello dei detrattori. Ma avere un 40% di contrari è un rischio abbastanza elevato che un altro anno non eccezionale come questo possa rovesciare la situazione. Ed è soprattutto pericoloso avere una proprietà che sta sul chi vive pronta a contare i pro e contro della permanenza a Firenze.

La famiglia Della Valle è senza dubbio facoltosa, ma Diego e Andrea dovrebbero ormai aver capito che il calcio non è paragonabile alle altre attività industriali, gli utili non esistono e le immissioni di liquidità sono all'ordine del giorno (questo lo hanno già sperimentato). Il rigore, la sobrietà e la precisione nei pagamenti fa piacere ai dipendenti, ma ai tifosi, che sono il motore del calcio, fa piacere vedere un presidente appassionato (Andrea di sicuro lo è Cognigni un po' meno) e presente sempre e comunque, nella bella e cattiva sorte. Fa piacere sognare una vittoria, avere nel cuore un obiettivo che poi può anche essere fallito (scudetti e coppe sono di una sola società, tutte le altre perdono), andare allo stadio per incitare calciatori che eccitano la fantasia e magari portano vittorie.

Quello che molti non digeriscono è la monotonia, la mancanza di stimoli sportivi ed il continuo ricorso dissertazioni economiche. Non si spiega altrimenti che diversi tifosi ancora ricordino con piacere la dirigenza di Vittorio Cecchi Gori che ha pur sempre portato la Fiorentina al fallimento. Firenze è anche questo, eccessiva nell'amare la propria squadra anche a costo di andare contro tutto e tutti.

Dalle colonne di Violanews vogliamo cercare il bene della Fiorentina e invitare tutti i tifosi e la famiglia Della Valle a non erigere una barriera, non trasformare questa diatriba in un muro contro muro inaccettabile che altro non porterebbe che ad un ridimensionamento di tutti fino all'autodistruzione sportiva. Serve un passo indietro dei contendenti, ragionamenti sinceri e franchi e poi ripartire di slancio per conquistare almeno il quarto posto per tornare a godersi insieme la Champions e i soldoni che porta nella casse di ACF Fiorentina.

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