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De Biasi a VN: ”Fiorentina, non rimanere a Milano”

“Quando il Lecce a -2 ha fatto scattare la scintilla”

Redazione VN

Questa sera, nonostante le condizioni atmosferiche non certo ottimali, il Franchi tornerà a raccogliere un buon numero di tifosi, tutti uniti per spingere la Fiorentina alla vittoria contro il Palermo. Per un commento su questa sfida e sull’impresa di Jovetic e compagni a Milano, Violanews.com ha contattato il tecnico Gianni De Biasi, presente a “San Siro” per conto di Mediaset Premium.

Nessuno si aspettava una Fiorentina così brillante a Milano, che valutazioni dobbiamo fare dopo quella gara?

“C’era un evidente differenza di passo sabato, il Milan ha pagato a caro prezzo l’eliminazione dalla Champions, mentre la Fiorentina stava bene atleticamente e poi i viola erano molto concentrati”.

Senza troppe aspettative, alla fine la Fiorentina si è presa i tre punti.

“Sì, il concetto è proprio questo. Tutti sostenevano che il Milan avrebbe vinto in modo agevole la partita, addirittura in un momento dell’incontro la Fiorentina era a -2 dal Lecce, in una situazione psicologica complessa. Lì è scattata la scintilla, la famosa luce negli occhi dei giocatori”.

Ora Amauri si è sbloccato, Jovetic è sempre una certezza.

“E’ una coppia gol da squadra di livello, bene per Amauri, il gol gli servirà molto. Jovetic è un vero leader, sta crescendo in maniera evidente anche se ovviamente paga l’infortunio dello scorso anno e una stagione non positiva da parte della Fiorentina. A Milano poi mi ha impressionato ancora una volta Behrami, un grandissimo giocatore”.

Quali sono i rischi in vista della sfida di stasera?

“Quello più grande è di essere rimasti a Milano, la Fiorentina ora non si deve addormentare ma, anzi, deve sfruttare questo momento positivo. E poi l’altro rischio concreto è che i viola dovranno fare la partita, la situazione è diversa rispetto al Milan: a Milano in molti erano rassegnati alla sconfitta, stasera invece i tifosi si aspettano molto dalla Fiorentina”.

E la squadra di Rossi ha avuto difficoltà ad affontare queste partite.

“Sì, sia dal punto di vista tattico che psicologico. Ma affidarsi agli altri è un limite, Rossi ha ragione”.

NICCOLO' GRAMIGNI