Da Stockport a VN: Quando il tifoso viola viene dall’Inghilterra

Felicemente persi in un week end fiorentino, dei ragazzi inglesi si dirigono verso il “Franchi” con un’originale bandiera bianca con croce viola e il giglio di Firenze, l’Union Jack del Regno Unito e lo scudo dello Stockport County.

Vengono appunto da Stockport, cittadina a 10 km da Manchester. La girl dai capelli rossi ci racconta la loro storia. “I like Fiorentina. Io amo il calcio. Siamo tifosi dello Stockport, in passato una grande squadra ma ora per problemi economici retrocessa in categorie inferiori. Abbiamo anche uno stadio abbastanza grande”.

Conversando in un italiano inframezzato da parole inglesi, Chloe – così si chiama la ragazza - ci spiega che questo particolare gruppo di tifosi gigliati si è formato nel 2013, al momento conta su 20 iscritti e ha tutta l’intenzione di costituirsi in un viola club ufficiale.

Come nasce questa passione?

“Il mio bisnonno ha giocato qui. Sono orgogliosa della storia del mio bisnonno”.

Chloe, per dare più forza alle sue parole, ci mostra alcune foto in bianco e nero. Lo Stadio di Firenze allora si chiamava “Berta” e il 13 maggio 1934 la Fiorentina ospitò il Manchester City in un’amichevole che finì 3 a 3. Un gol per gli inglesi lo segnò l’ala destra Peter Percival, bisnonno appunto di Chloe Beresford che, 80 anni dopo, sarebbe diventata tifosa viola in memoria di quella partita.

“Mio padre Paul Ward, nipote del nonno calciatore, è venuto a Firenze più volte, io solo tre. Ma ho intenzione di tornare spesso. Ho visto l’amichevole col Chelsea, quella col Tottenham, la finale di Coppa Italia col Napoli, alcune trasferte. Mi piacciono i tifosi, ora sono amici qui a Firenze. Amo l’atmosfera allo stadio”.

Erano in sei per la partita contro la Roma. Ma quando sono a Stockport si ritrovano anche tutti insieme per vedere le partite della squadra di Sousa. Per poi commentare sul blog violanation.com le vicende viola dando vita a una comunità che parla in lingua inglese di Fiorentina.