Intervistato in esclusiva da Violanews.com, l’ex centrocampista della Fiorentina Sandro Cois ha fatto il punto sul momento della squadra e sulla scelta del nuovo tecnico Stefano Pioli col quale ha giocato un anno insieme.
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Cois a VN: “A Pioli servono centrocampisti muscolari. Normale manchi entusiasmo senza DDV”
"Quando incappi in annate del genere il calo dell’entusiasmo è un risultato naturale sia dalla parte dei tifosi, ma anche della società. Penso comunque che sia solo un periodo di passaggio"
Cois, l’entusiasmo in città sembra diminuire...
“E’ un discorso difficile da affrontare soprattutto se non lo vivi dall’interno della società. Da quel che posso vedere è che la società è poco presente e soprattutto la figura più autoritaria che è quella di Diego Della Valle non si è mai vista. Quando incappi in annate del genere il calo dell’entusiasmo è un risultato naturale sia dalla parte dei tifosi, ma anche della società. Penso comunque che sia solo un periodo di passaggio e che se la Fiorentina farà una bella campagna acquisti e comincerà bene il campionato tutto tornerà alla normalità”.
Che tipologia di centrocampo si aspetta col nuovo allenatore?
“Pioli è un allenatore completamente diverso da Paulo Sousa. Il secondo è un palleggiatore a cui piace ripartire da dietro prendendosi tutti i rischi annessi. Pioli è più solido, guarda più alla sostanza. Credo che verrà costruito un centrocampo più “cattivo” magari con 2 mediani uno con i piedi più educati, ma comunque due incontrasti e il gioco si svilupperà prevalentemente sulle fasce. Anche in difesa sarà così, dove si ripartirà da una difesa a 4 con 2 centrali che devono occuparsi solo delle marcatura, senza più un regista arretrato alla Gonzalo Rodriguez”.
Bernardeschi riflette sul suo futuro. Cosa si sente di dirgli?
“Penso sia pieno di agenti e direttori pronti a dargli consigli, come penso che anche lui sappia già cosa scegliere. Mi sento solo di dire che se fossi in lui io resterei almeno un altro anno a Firenze, facendo una stagione intensa come parte di questa, cercando di consacrarmi. Poi una volta divenuto un giocatore fatto e amato da tutta la piazza non è detto che non decida di diventare una bandiera viola cercando di vincere a Firenze, piuttosto che cercare glorie presso altri lidi”.
LORENZO GEMELLI
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