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Che bravo chi ha portato qui Kalinic… Rialti scrive per Violanews.com

Kalinic il centravanti pallido dal sorriso triste che sa come si gioca al calcio

Redazione VN

di Alessandro Rialti

Complimenti a chiunque abbia suggerito alla Fiorentina di prendere Kalinic. Il centravanti pallido, che pare la metà di Gomez e gioca dieci volte meglio. Ha procurato già l’espulsione di Ely, poi ha letteralmente disfatto l’Inter, tramortendola. Prima il calcio di rigore, poi il tocco aggiuntivo al tiro di Ilicic, infine la scivolata per il gol che ha messo in ginocchio i neroazzurri e poi la nuova espulsione che li ha lasciati in dieci. Fino al gol finale, il colpo mortale.

Io non ci avrei mai creduto. Bravo, sia stato Paulo Sousa, Pradè o un suo collaboratore, sia stato Cognigni o chi volete. Complimenti, il rapporto qualità-prezzo è devastante. E’ arrivato nel momento giusto, perfetto per il progetto tattico del tecnico portoghese. Uno giusto, uno che pare essere arrivato spinto dal desiderio di un po’ di fortuna. Un...migrante calcistico che spera di approdare a un calcio più ricco.

Errore, dobbiamo chiedere «venia», Kalinic è proprio un bel giocatore. Intelligente come lo erano i centravanti di un tempo, magari meno muscolari ma capaci di far reparto , come per esempio Skhuravi, tatticamente perfetti come Bigon. Lui è semplicemente un attaccante che conosce il gioco del calcio. E’ l’essenza della Fiorentina di oggi: ha testa. Pressing e logica, quello che tutti gli uomini viola hanno dimostrato di possedere.

Primi, meritatamente, senza aver rubato assolutamente niente. Poco spettacolari? E chi se ne frega. Per anni è stata cantata l’arte di Trapattoni di ottenere il massimo sempre e comunque. Complimenti a Sousa che non è il Trap, ma sicuramente sa come parlare ai propri giocatori. Li convince, così come ha dimostrato di saper fare Mourinho. Dote psicologica dei portoghesi? Non lo sappiamo, per adesso possiamo solo divertirci e sognare.

Verranno giorni difficili? E allora? Li affronteremo come sempre nella nostra storia. Intanto facciamo i complimenti a tutti e speriamo che tutto rimanga così. In fondo Firenze se lo meriterebbe, così come chi ha scelto quel ragazzo pallido e con il sorriso un po’ triste ma che sa benissimo come si gioca al calcio.