Caro Rocco ti scrivo... così mi distraggo un po', canterebbe Lucio Dalla se fosse ancora con noi, aggiungendo poi un'altra strofa decisamente attuale per la situazione della Fiorentina
La riflessione
Caro Rocco ti scrivo…
Una riflessione a mente serena di quanto abbiamo visto e sentito oggi.
L'anno vecchio è finito ormai, ma qualcosa ancora qui non va.
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Ma lasciamo perdere il grande Lucio, la sua bella canzone e veniamo ad un breve commento di quanto ho potuto seguire da esterno (ero finalmente a vaccinarmi). Io capisco la rabbia, la voglia di rivendicare tutto quanto di buono è stato fatto soprattutto per la costruzione del Centro Sportivo, ma quello che francamente non arrivo a capire il perché di tutta questa rabbia reiterata contro la stampa. Già in passato abbiamo letto e sentito queste cose e allora mi chiedo il motivo di questo ritorno di fiamma ora che il peggio è passato e che la società potrebbe con tranquillità programmare il futuro.
Non mi sento toccato dalle sue parole, perché posso aver sbagliato come capita a tutti gli umani, ma francamente sono in pace con la mia coscienza perché sono certo della mia buona fede che tende sempre al bene della Fiorentina e mi creda Presidente questo è il comportamento di tanti colleghi che conosco bene e che però non voglio qui difendere. Anche io come il mio redattore Nathan sono stato preoccupato per il campionato della Fiorentina. Ma lo sa perché? Perché il viola ce l'ho nel sangue da quando da bambino vidi la vittoria del secondo scudetto in diretta e da quando poi Luciano Chiarugi mi regalò la sua mitica maglia numero 11. Ecco perché avevo paura che la Fiorentina potesse retrocedere, senza nessun secondo fine. Adesso sono sereno, ma oramai lo dovrebbe sapere che Firenze e i fiorentini amano visceralmente la nostra squadra e vorrebbero sempre il meglio, così come sono certo lo vuole lei e tutto lo staff. Da qui qualche critica di troppo.
Adesso mi perdoni, ma è tempo di buttare alle spalle tutte queste sterili polemiche che non portano a nulla e di pensare al prossimo anno come sicuramente state già facendo. Tutti noi vogliamo rivedere una Fiorentina più brillante, una Fiorentina più vincente e pazienza se ci vorranno degli anni per arrivare molto in alto, è normale che sia così. Nessuno le ha chiesto di nascere e volare, ma adesso vorrei chiederle di guardare avanti lasciando perdere lo specchietto retrovisore. Non mi importa se mi sono già beccato un cartellino giallo o rosso, a me interessa solo la Fiorentina e vorrei rivedere un trofeo anche se non sarà il più prestigioso. E vorrei rivedere anche quel clima sereno che Lei certamente ricorderà quando si presentò al Franchi con un bel sorriso: c'eravamo tutti: società. tifosi e stampa per una nuova Fiorentina, per un Rinascimento che senza polemiche prima o poi arriverà.
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